Una caccia al tesoro particolare. Nella quale il tesoro è il paesaggio terrazzato, simbolo dell’incontro tra la natura e l’opera dell’uomo, che cerca di ricavarne frutti sui versanti collinari e montuosi. Un tesoro fragile, a causa dell’abbandono delle attività agricole in molte zone. Un tesoro da salvare. E da riscoprire anche nel Lecchese.
Così - all’interno di un piano di più ampio respiro - è nato il “geocaching“ #InterracedCommunity. Concorso e caccia al tesoro tra i territori terrazzati, che si chiuderà il 10 ottobre. Capofila il Parco regionale di Montevecchia e della Valle del Curone, fra gli alleati Polo Poschiavo, Ente di gestione delle aree protette dell’Ossola, Fondazione Paesaggio Mont Grand, Consorzio Forestale Lario Intelvese, Parco Monte Barro, Fondazione Fojanini di Studi Superiori Azienda Agricola, Cervim e Ente Parco Nazionale Val Grande.
Le regole del “gioco“? Scaricare il pdf con tutti i punti di interesse alla pagina web www.parcovalgrande.it; utilizzare le coordinate per raggiungere il luogo e fotografare il terrazzamento indicato. Inviare foto e modulo di partecipazione alla mail interraced.social@gmail.com con nome, cognome, luogo e data dello scatto e il tag Facebook e Instagram. Le foto saranno pubblicate sui social di progetto: Facebook @interraced e Instagram @interraced_net. Il concorrente che avrà scattato il maggior numero di foto sarà il vincitore. La caccia al tesoro fa parte del progetto interregionale InTerraced-Net: strategie Integrate e reti per la conservazione e la valorizzazione del paesaggio terrazzato transfrontaliero.
"L’identità comune transfrontaliera si ritrova anche nelle tecniche costruttive, nella struttura del paesaggio, nelle difficoltà gestionali e nel rinnovato interesse nei confronti della tematica affrontata, da parte delle comunità locali, dell’imprenditoria agricola e artigianale e dell’attenzione internazionale – spiegano gli organizzatori -. L’approccio collaborativo è fondamentale per garantire interventi efficaci sul patrimonio terrazzato che caratterizza le Alpi". Il progetto complessivo di valorizzazione naturale e culturale è sviluppato lungo 43 mesi e ha preso il via il 7 maggio del 2019. Si chiuderà a dicembre di quest’anno. Tra gli obiettivi, oltre alla conservazione di questo patrimonio verde, anche quello di garantire una maggiore attrattività. Il valore complessivo del progetto supera il milione di euro.
Tra i gruppi di lavoro, quello coordinato dal Parco Monte Barro punta sul turismo, con l’individuazione e mappatura di quattro percorsi di valenza transfrontaliera: area comascaintelveseticinese, Ossola, Valle d’Aosta, Brianza LeccheseValtellinaValposchiavo, mettendo per la prima volta in rete itinerari già esistenti, come Dalla Pianura al Lago – Sentiero del Viandante - Via dei Terrazzamenti, in Brianza Lecchese e Valtellina, anche per incentivare permanenze più lunghe.