di Diego Vincenti
La libertà non è star sopra un albero… Che poi sul concetto in sé ci si potrebbe anche ragionare. Ma certo l’immagine rimane suggestiva. E ben introduce quell’idea di partecipazione gaberiana che molto appartiene a “L’ultima luna d’estate”, il festival di Teatro Invito che anche in questo 2022 è pronto a tener compagnia dal 26 agosto al 4 settembre. Proprio nei giorni caldi della depressione da rientro, quando in spiaggia di ombrelloni non ce ne sono più (come invece cantavano i Righeira, maestri assoluti) e ormai si è pronti per rituffarsi nell’agenda lavorativa. Per fortuna allora che viene in soccorso il palcoscenico. Qui accolto nelle ville e nei parchi più belli del territorio, in pratica fra le province di Lecco e di Monte Brianza. Orizzonti a due passi da Milano. Eppure per molti sconosciuti o quasi. In collaborazione con il Consorzio Brianteo Villa Greppi, sostenuto dal Ministero e da un nutrito elenco di piccoli Comuni, “L’ultima luna d’estate” festeggia quest’anno la venticinquesima edizione, a conferma della solidità del progetto guidato da Luca Radaelli, la cui linea indaga da sempre il teatro popolare di ricerca. "Il festival ha un suo evidente radicamento sul territorio – ha sottolineato il direttore artistico –, è atteso e condiviso dalla gente che ci vive ed è anche un volano per far conoscere la bellezza di questi luoghi. Come ogni hanno lo dedichiamo a un tema, in questo caso la libertà, da tempo al centro del dibattito pubblico. Un tema sviluppato in maniera trasversale all’interno del nostro cartellone".
Si inizia venerdì 26 alle 18 al Parco Verde di Lomagna, con una chiacchierata in compagnia del prof. Vito Mancuso, seguito alle 21 da un piccolo cult del teatro contemporaneo: “La Molli” di Arianna Scommegna, diretta da Gabriele Vacis. In pratica l’ultimo (meraviglioso) capitolo dell’Ulisse di Joyce. Da leggere. Assolutamente. Il giorno dopo ci si sposta invece a Cascina Montemerlo a Triuggio per seguire un’altra grande interprete, ovvero Maria Paiato, impegnata ne “Una e una notte” di Ennio Flaiano. Preziosa anche la giornata di lunedì 29 a Viganò, con i lavori delle tre compagnie under 30 selezionate con la call Luna Crescente. "È un progetto che continua ad essere abbastanza sperimentale all’interno del festival – ha spiegato Elena Scolari, direttrice organizzativa –, dove per lo più sono sempre venuti artisti affermati o compagnie giovani già con un loro seguito. Ma la call è sempre più partecipata e nascono anche delle collaborazioni fra i gruppi selezionati. A dimostrazione di come ci sia un gran desiderio di essere parte del cartellone e di confrontarsi con un pubblico attento e raffinato come quello dell’Ultima Luna". Insomma: sprazzi di un teatro che verrà. Val la pena dare un’occhiata.