Lecco, campionessa nelle invenzioni del tempo

Terza in Lombardia per capacità innovativa, è specialista nella misurazione elettronica. Per la progettazione investe cura e (almeno) 19 mesi

Sale sul podio per la sua capacità innovativa: Lecco è al terzo gradino nella classifica lombarda, dopo Milano e Como. E le innovazioni prodotte sul suo territorio hanno un tratto distintivo, legato a doppio filo al tempo e pure alla sua misurazione: "Si caratterizzano perché lavorate e rilavorate, affinate nel segno della qualità. Il tempo dedicato alla procedura di brevettazione è dunque l’elemento chiave del successo di questo territorio. Tempo certamente ben speso, per un miglioramento del valore delle innovazioni", spiega Raffaella Manzini, direttore dell’Osservatorio IP Cube della Liuc Business School, che cura la ricerca all’interno del Centro sull’Innovazione Tecnologica e l’Economia Circolare. Dal deposito del primo brevetto alla chiusura del percorso in media a Lecco si impiegano 19 mesi, ma si arriva anche ai 36 mesi, a dimostrazione della cura e precisione dedicate ad ogni singolo passaggio.

Il tempo è anche perno nell’ingegno lecchese. "La prima area di maggiore brevettazione è legata alla misurazione elettronica e al testing – conferma la professoressa Manzini, che è anche direttrice della Scuola di Ingegneria Industriale della Liuc –. Ed è spiegato dalla presenza della principale azienda del campo, la Technoprobe di Cernusco Lombardone, multinazionale italiana che produce sonde di testing su prodotti e si attesta intorno ai 500 brevetti".

In continuità con le precedenti analisi, l’Osservatorio si avvale dell’Innovation Patent Index, indicatore che tiene conto di cinque insiemi di dati brevettuali: diversificazione, qualità, internazionalizzazione, tempo, efficienza. Si va quindi oltre all’aspetto quantitativo. E si scopre così che Lecco è settima in classifica per numero di famiglie brevettuali e settima per la capacità innovativa totale.

I dati brevettuali sono relativi al periodo 2014-19 (i brevetti depositati negli ultimi 18 mesi non sono ancora disponibili perché coperti dal segreto legale). Se si relaziona la quantità dei brevetti con la popolazione della provincia, i numeri sono più alti rispetto alla media lombarda.

Il trend è rimasto costante nel tempo salvo qualche piccolo “su e giù“: "Le famiglie brevettuali, attorno alle quali ruotano poi le singole invenzioni, sono dalle 20 alle 30 ogni anno – fa i conti la professoressa Manzini –. Dopo il campo della misurazione, compare quello delle serrature, con Bonaiti. Si brevetta meno sulla nautica (compare FB Design) e sul food: in questo capitolo appare Novacart, ma maggiormente legata ai prodotti di confezionamento".

Ci sono poi piccoli inventori, ma in percentuali non rilevanti: la maggior parte della brevettatone è legata alle aziende con i piedi ben saldi sul mercato e sul territorio.

Si.Ba.