Storie di guerra. Storie di pace. Storie di donne. Storie chiamate ad accendere le “Luci della città“ col cinema raccontato dai suoi protagonisti: attori, registi, produttori, montatori. Storie di volontari - ben 150 - che si sono messi a disposizione per far decollare il Cinema Nuovo Aquilone e questa edizione del Lecco Film Fest. Si parte il 7 luglio, in medias res. “Luci della Città“ è il titolo e filo rosso della kermesse che ha l’obiettivo di "riflettere su come la cultura, e in particolare il cinema, riescano a illuminare le vite delle persone e delle comunità. Lo schermo nel buio è, appunto, metafora della cultura che illumina le vite", sottolinea la curatrice, Angela D’Arrigo. Tutti gli appuntamenti sono gratuiti, con prenotazione. E mentre la macchina organizzativa continua a lavorare, trapelano le prime anticipazioni.
A inaugurare le proiezioni sarà il regista Fariborz Kamkari con “Essere Curdo“. "Con questo film si aprirà la discussione sul racconto di guerra attraverso i diversi linguaggi, dal documentario, al giornalismo, al raccontare la guerra senza immagini con i podcast", continua D’Arrigo. Attorno al tavolo, oltre allo stesso Kamkari, ci saranno Laura Battaglia, Francesca Milano e Tiziana Ferrario. La serata inaugurale con le istituzioni e i partner - il Lecco Film Fest è organizzato da Fondazione Ente dello Spettacolo e promosso da Confindustria Lecco e Sondrio - sarà l’occasione per dibattere sulle politiche del territorio per la cultura e su come investire dopo la pandemia. Altra colonna portante del festival, come nella precedente edizione, è la parità di genere. Se ne parlerà anche con la ministra Elena Bonetti e con film sulle donne e con donne alla regia, dietro le quinte o alla produzione. Il primo titolo in piazza Garibaldi sarà “Settembre“, esordio alla regia di Giulia Steigerwalt, attrice e sceneggiatrice. Sarà lei ad accompagnarlo a Lecco. Il venerdì si rifletterà anche sulle “mille luci d’Italia“ e la forza dei festival, da Pesaro a Busto Arsizio, da Torino a Ortigia, dialogando anche con Domenico Dinoia presidente della Fice, l’associazione che riunisce i cinema d’essai. Tra i film in programma un altro sguardo al femminile con “Il paradiso del pavone“ di Laura Bispuri, che arriverà sul lago.
Sabato mattina si discuterà di cinema e scuola, di come la settima arte possa illuminare la formazione. E interverrà Ciro D’Emilio, in tivù in questi giorni con la serie “L’Ora“, chiamato a curare a Lecco anche una masterclass per gli studenti delle scuole superiori di tutta la Lombardia. Nel pomeriggio raggiungerà il Lario anche l’ospite speciale di “Luci della Città“: Carlo Verdone per un doppio appuntamento. Il primo, intimo, al Cinema Nuovo Aquilone dove presenterà “Ordet – La parola“, il capolavoro di Carl Theodor Dreyer che rappresenta per lui una connessione emotiva col papà Mario, critico e storico del cinema. Poi, alle 19,30, incontrerà il pubblico in piazza raccontando anche il libro autobiografico “Vita da Carlo“. Mentre il film di sabato sera e gli ospiti restano ancora misteriosi, la domenica si aprirà con il ruolo delle pagine culturali di quotidiani e tg e al dibattito parteciperà anche Agnese Pini, direttrice del Quotidiano Nazionale. Di parità di diritti e salariale si parlerà nel pomeriggio anche con Donatella Palermo e Tina Pistoia, produttrici di “Leonora Addio“, film di Paolo Taviani che chiuderà il Lecco Film Fest alle 21, con un altro ospite d’eccezione, l’attore Fabrizio Ferracane.
"Il Lecco Film Fest da sempre riserva ampio spazio al territorio, coinvolgendo gli abitanti della città nella sua realizzazione – sottolinea don Davide Milani, presidente di Fondazione Ente dello Spettacolo –, è possibile grazie allo straordinario apporto dei volontari che, sin dalla prima edizione, animano tutti gli spazi del festival e ne presidiano tutte le funzioni". Anche le scuole del territorio sono scese in campo: gli studenti dell’istituto scolastico Casa degli Angeli e del liceo musicale Grassi firmano la sigla. C’è la collaborazione con l’associazione “Il segreto di Penelope”. E si punta anche alla formazione con la summer school che dal 5 luglio coinvolge i ragazzi delle scuole superiori. "Oltre all’aspetto didattico si imparerà come scrivere un film dai protagonisti, dai registi internazionali come Kamkari, dai montatori – conclude D’Arrigo – e analizzeranno con Ciro D’Emilio il suo ’Un giorno all’improvviso’, un bel caso nazionale".Si.Ba.