Emiliano Curioni a ‘Io canto Senior’: il sogno di una carriera musicale

Il 55enne partecipa alla trasmissione di Canale 5. Padre di Simone ed Elena, nella vita di tutti i giorni lavora come manager nel dipartimento ambiente, salute e sicurezza nei luoghi di lavoro per una multinazionale

Emiliano Curioni, 55 anni, partecipa a Io canto senior per realizzare il sogno di una carriera musicale a tempo pieno.

Emiliano Curioni, 55 anni, partecipa a Io canto senior per realizzare il sogno di una carriera musicale a tempo pieno.

Il sogno di riuscire a farsi notare da qualche etichetta discografica e poter finalmente lavorare nel mondo della musica a tempo pieno. È quello che insegue il 55enne Emiliano Curioni nato a Lodi e ora residente a Massalengo il quale da, venerdì scorso, sta partecipando al programma “Io canto senior” in onda su Canale 5 in prima serata per quattro settimane. Emiliano Curioni, padre di Simone ed Elena, nella vita di tutti i giorni lavora come manager nel dipartimento ambiente, salute e sicurezza nei luoghi di lavoro per una multinazionale. Ma fin da giovane ha coltivato la passione per la musica.

"Ho conseguito il diploma di licenza media superiore come perito chimico industriale all’età di trent’anni - racconta - frequentando il triennio in una scuola diurna di Casalpusterlengo e lavorando in fabbrica coi turni, permettendomi così di frequentare a settimane alterne la scuola professionale. Fin da piccolo ho sempre avuto una certa propensione per la musica, ascoltavo molto la radio, infatti nei primi anni Settanta, su Radio uno, la domenica mattina trasmettevano un programma di varietà con i più grandi artisti dell’epoca ed era un momento che mi ha sempre affascinato. Mi piaceva infatti talmente tanto che immaginavo di poter emulare quei miti. Anche nelle mie presenze durante la messa domenicale, dove adoravo cantare nel coro e sentirmi un pò protagonista della scena, fantasticavo di essere al fianco di Bice Valori o Paolo Panelli, ma soprattutto della grandissima Mina. Ovviamente la giovane età, i pochi soldi, in quanto la mia era una famiglia era di estrazione proletaria, non mi hanno mai permesso di frequentare scuole di canto".

Poi cosa è accaduto?

"Da adolescente le cose sono un pochino cambiate. Ho potuto frequentare per un anno e mezzo l’accademia musicale Gaffurio di Lodi, seguendo un corso di chitarra classica e scoprendo dopo che non era nelle mie corde nonostante mi impegnassi. Da allora sino alla maggiore età, ho sempre ascoltato molta musica ma senza più praticarla, sino al termine del servizio militare dove per una strana coincidenza, mi sono aggregato a quattro musicisti in erba che avevano voglia di fare cover ma in modo originale".

Una prima band quindi?

"Sì, si chiavama Pas-Pao che in lingua danese vuol dire “attenzione”. Il nome era ispirato dalla presenza di una ragazza che studiava in Danimarca ed era parte del gruppo. Qui inizio la mia vera avventura che mi avvicina molto alla musica latina e alla bossa nova. Arrivano i primi concerti che per me erano un vero trauma, non tanto per la dote vocale non educata, ma per la timidezza che al tempo mi bloccava. Non mi sono comunque mai arreso anzi ho proseguito il percorso con questo gruppo di amici, per quasi ben 9 anni. Poi le strade si sono poi divise, chi si è sposato, chi ha deciso di mollare per il poco interesse e chi per poca autostima, ma non io".

Cosa ha fatto allora a quel punto?

"Ho cercato fin da subito altre situazioni che mi hanno permesso di fare esperienza con altri generi musicali (pop, rock, rock blues, blues, jazz). Sino ad oggi dove, oltre ad essere principalmente un interprete solista, mi diverto con altri gruppi musicali che seguono generi eterogenei, garantendomi così di mantenere una flessibilità musicale e di passare da un genere ad un altro con estrema facilità".

E c’è anche un cambio di passo…

"Sì. Da quel momento è iniziato il mio percorso importante. Il mio canto negli ultimi due anni è cambiato molto, grazie all’insegnamento di due ex allievi della scuola di Amici di Maria de Filippi (Claudia Iacono e Raffaele Renda della “Focus on you Artist Accademy” di cui è direttore creativo Lino Villa) che ho avuto la fortuna di incontrare e che mi hanno aperto un mondo di suoni nuovi su cui studiare".

Come è arrivato a “Io canto senior”?

"Dopo tanto lavoro su di me, sulla mia voce e le partecipazioni a tutti i possibili contest, festival nazionali ed internazionali ed audizioni, sono arrivato al casting e sono stato preso".

Come funziona il programma?

"Siamo diciotto concorrenti che si esibiscono non per una squadra, ma per se stessi all’interno di quattro sessioni di cantanti. Da queste sessioni, in base ai voti raccolti dalla giuria tecnica e poi dal pubblico, verranno decretati i migliori, che si sfideranno in duetti con “capitani”, grandi professionisti della musica leggera italiana e non, per definire il vincitore di puntata e successivamente i due eliminati tra chi ha ricevuto i voti più bassi".

Emiliano Curioni sta affrontando questa esperienza forte del “lavoro” degli ultimi anni in cui ha potuto dedicarsi totalmente alla sua passione e partecipare a diversi concorsi in cui ha ricevuto premi e riconoscimenti. Ora la televisione lo sta facendo conoscere al grande pubblico. Nella prima puntata, di venerdì scorso, ha anche duettato con Anna Tatangelo e il presentatore Gerry Scotti ha scherzato molto sul suo soprannome di “Orso cantante” ispirato alla sua passione per gli indiani nativi d’america.

"Alla mia età - conclude - le aspettative sono alte: la mia preparazione, la confidenza con il palco e la presenza scenica in sala e con il pubblico mi rende consapevole di essere un professionista a tutti gli effetti. Manca solo un ulteriore passo, riuscire a farsi notare da qualche etichetta discografica. Questa forza che porto con me, mi permette di guardare anche ad altri orizzonti, come l’estero, dove il bel canto e le capacità artistiche anche di chi non è più giovanissimo sono molto apprezzate. Il mio sogno nel cassetto è poter fare ora della mia grande passione la mia futura professione a tempo pieno".