
L'attrice lodigiana Matilde Pellegri si prepara per il debutto nel musical Anastasia al teatro Arcimboldi di Milano.
È felice e carica di energie per il debutto, tra una settimana al teatro Arcimboldi di Milano nel musical Anastasia, la ventiseienne attrice lodigiana Matilde Pellegri. La prima nazionale dello spettacolo è in programma proprio il giorno di Natale, alle 20 dopo che il 28 e il 29 settembre al Teatro Verdi di Montecatini e dall’11 al 15 dicembre al teatro Politeama Rossetti di Trieste sono andate in scena due anteprime che hanno riscosso un ottimo apprezzamento. All’Arcimboldi di Milano “Anastasia” sarà replicato anche il giorno di Santo Stefano alle 16 e rimarrà poi fino al 12 gennaio 2025. Successivamente sono fissate le date del teatro Alfieri di Torino dal 12 al 16 marzo, al Brancaccio di Roma dal 9 al 13 aprile e al Mandela Forum di Firenze dall’8 all’11 maggio.
Il musical narra la storia leggendaria della Granduchessa Anastasia Nikolaevna di Russia, figlia dell’ultimo zar Nicola II e creduta erroneamente l’unica della famiglia Romanov ad essere sopravvissuta alla Rivoluzione russa. L’avventura inizia nel 1916 a San Pietroburgo. Anni dopo ritroviamo Anya, diventata giovane donna senza famiglia nè ricordi, pronta a intraprendere un viaggio che la porterà a Parigi alla scoperta della propria identità e dell’amore. Nel viaggio incontrerà anche Dimitri e Vlad, due simpatici truffatori. Il pubblico resterà con il fiato sospeso fino all’ultima scena.
Anastasia è stato prima un film nel 1956 con Ingrid Bergman (che conquistò l’Oscar per questa interpretazione) e Yul Brynner. A questa pellicola seguirono altre opere cinematografiche. Poi, nel 1997, la Disney ne produsse un cartone. Infine, nel 2017, è diventato un musical portato a Broadway (e ispirato al film d’animazione) che è quello ora pronto a incantare anche in Italia. In scena nell’opera (voluta da Broadway Italia, già produttore di “The Phantom of the Opera”), nei panni della giovane Anya - che ha perso la memoria ed è alla ricerca del suo passato - ci sarà l’attrice Sofia Caselli, mentre Cristian Gatto sarà Dimitri e Nico Di Crescenzo sarà Vlad. La regia è firmata da Federico Bellone, coadiuvato da Chiara Vecchi, che cura anche le coreografie. Le musiche dal vivo sono dirette dal maestro Giovanni Maria Lori, che dirigerà brani indimenticabili come “Quando viene dicembre” o “Viaggio nel passato” (che nella versione italiana del cartoon furono interpretate da Tosca).
Matilde Pellegri, in Anastasia, fa parte dell’ “ensamble”, diventando protagonista attiva nel canto e nella danza di numerosi “quadri” all’interno della storia. Matilde, come è iniziata questa sua nuova bella avventura?
"La scorsa primavera, nel mese di aprile, ho inviato un video-provino alla produzione. Adesso, dopo il Covid, si usa così anche perchè ad ogni musical si candidano mediamente anche ottocento artisti e con il video-provino iniziano a fare una prima scrematura dei candidati. Poi a metà maggio ho sostenuto l’audizione di persona, al teatro Arcimboldi di Milano, ed è andata bene. Sono contenta perché torno a lavorare con Federico Bellone, che è un regista noto a livello internazionale per il quale nutro grande stima e con cui io avevo già lavorato tra il 2018 e il 2019 in “Mary Poppins”, il mio spettacolo d’esordio assoluto. Da allora, negli anni successivi, avevo provato in altre due o tre occasioni a lavorare ancora con lui e non ci ero mai riuscita".
Conosceva il musical “Anastasia”? Era uno di quelli che avrebbe sognato di interpretare?
"Sono sincera, non lo conoscevo. E non avevo visto neppure il cartone della Disney. Come genere però devo dire che mi appartiene molto. Rispetto a musical più moderni in cui mi dovrei snaturare, Anastasia si confà molto a come sono fatta io, sia per vocalità canora che per la fisicità e la mia fisionomia. Poi dopo aver sentito i brani del musical mi ha conquistato definitivamente: è una storia romantica, di cuore".
Lei fa parte dell’ensamble, è un ruolo che la soddisfa?
"Sono felicissima del mio ruolo. Nell’ensemble si lavora tanto. Siamo protagonisti di tante scene della storia nel suo volgersi. In questo caso poi ho anche l’occasione di lavorare con una coreografa, che è Chiara Vecchi, con cui non avevo ancora mai lavorato e che è anche lei un nome noto a livello internazionale. Con lei mi sto trovando benissimo. Quindi imparo sempre cose nuove e prosegue la mia crescita professionale. Anche gli altri componenti del cast sono per la maggior parte mie nuove conoscenze. E non dimentico il direttore musicale Giovanni Maria Lori, anche da lui sto imparando, Inoltre, in aggiunta a far parte dell’ensamble sono “cover”, ossia possibile sostituta per il ruolo di “Lily”: ossia dovrei interpretarlo nel caso in cui Stefania Fratepietro a cui è stato affidato, non potesse salire sul palco".
È felice quindi?
"Sì. Purtroppo le date finora in programma non sono molte, ma sono contenta. Sarebbe bello che le tournée fossero più lunghe".
Le però contestualmente continua a insegnare alla scuola d’arte e di spettacolo “Il Ramo” di Lodi...
"Esatto. Oltre a un precedente corso di “musical” da quest’anno ne abbiamo introdotto uno nuovo e seguo in tutto una cinquantina di giovani allievi. Inoltre, sempre a “Il Ramo” curo un corso di danza moderna con tante bambine. E tutto questo è molto impegnativo, ma lo faccio molto volentieri. Sono molto legata a Sabrina Pedrazzini (la fondatrice de “Il Ramo”, ndr) e abbiamo sempre molto da fare tra lezioni e spettacoli da organizzare. La mia base a Lodi è una cosa a cui tengo molto e a cui non vorrò mai rinunciare".
Un paio di anni fa in una precedente intervista al nostro giornale diceva che il suo vero sogno sarebbe stato cantare...
"Adesso le cose sono un po’ cambiate. Era un sogno che avevo un po’ più da giovane. A me ora piace il musical e la carriera da cantante presupporrebbe altri percorsi a sé stanti e con ulteriori impegni".
Tra le luci del palcoscenico e il lavoro da insegnante cosa preferisce?
"Io finora ho sempre scelto il palco, è il luogo in cui mi ci vedo di più. Ho sempre cercato di tenermi più libera possibile per poter partecipare agli spettacoli. Perché questo è ciò che rende felice. Devo anche dire che per il futuro non mi vedo assolutamente come insegnante, perchè con gli allievi è necessario avere caratteristiche che non credo di avere. Però l’unica realtà che mi rende appagata nel lavoro da insegnante è quella de “Il Ramo”, qui mi sento proprio a mio agio. Neli spettacoli spesso salgo anche io sul palco insieme ai miei allievi e questa cosa di poter contribuire al risultato artistico finale mi piace. Mi trovo talmente bene a “Il Ramo” che ho sempre detto no a proposte di insegnamento che mi erano arrivate anche da altre scuole, magari anche più prestigiose".
A inizio marzo 2023 ha partecipato, come ospite insieme al cast del musical “Tutti parlano di Jamie”, al programma Viva Rai2 in diretta in via Asiago. Ci racconta che esperienza è stata?
"Una esperienza stupenda. In quei giorni eravamo con lo spettacolo al teatro Brancaccio di Roma e abbiamo fatto una promozione. Eravamo là già a provare tra le 4 e le 5 del mattino. Ci siamo esibiti in strada con i banchi e le sedie. E poi Fiorello, che io adoro, è uscito dal “glass” e ha ballato insieme a noi".