È stato ancora una volta il rione Revellino-Marte ad aggiudicarsi il Palio di Lodi, andato in scena in piazza della Vittoria lo scorso 6 ottobre. La manifestazione, alla trentasettesima edizione, ha confermato il suo “appeal” e ha gremito il cuore cittadino. Per il rione Revellino–Marte si tratta della terza vittoria consecutiva, una ciliegina sulla torta che ha ulteriormente allungato un dominio iniziato nel 2016 e interrottosi solo nel 2020 quando la kermesse non si disputò a causa del Covid e nel 2021 (anno in cui ad aggiudicarsi la sfida erano stati i portacolori del rione Sant’Alberto). Particolarità della squadra vincitrice è stato il fatto che a guidare il cavallo fosse una giovane donna, Erika Cannatà, 30enne che nella vita lavora come educatrice alla scuola primaria “Enrico Toti” di San Colombano al Lambro. "Il lavoro più bello del mondo - sottolinea –. Per quanto riguarda il Palio di Lodi io vi partecipo da tre anni e ho sempre fatto la fantina. È iniziato tutto per caso, il Revellino era rimasto senza fantina per il Palio 2022 e il mio ragazzo Federico Presazzi che è uno dei “corridori” mi ha chiesto se fossi interessata a far parte della squadra. Mi ci sono buttata a capofitto". "Da allora abbiamo conquistato tre vittorie – aggiunge Erika –. Sembra una passeggiata perché si dice “Revellino vince sempre” ma non è così: dietro questi successi ci sono molto allenamento, consigli, confronti, un ottimo team con al suo interno atleti di vecchia data e questo permette già una buona partenza. L’allenamento lo facciamo anche tutto l’anno cercando di ritrovarci, provare e riprovare. Il ruolo del fantino può sembrare banale, ma nella gara degli anelli è fondamentale quanto la velocità; la maggior difficoltà sta nel prendere gli anelli mentre il cavallo corre alla velocità della luce cercando di rimanere sempre salda. Il 6 ottobre ho centrato un anello molto difficile, quasi impossibile. E grazie a quel tris abbiamo spiccato il volo. Se penso ai nostri avversari rifletto che sono tutti rioni capaci e tutti possono migliorare. Noi non temiamo nessuno". "Il giorno del Palio - conclude – ci regala un’emozione unica. Dal ritrovo nello spogliatoio alla camminata fino in piazza lo viviamo tra scherzi e risate".
Grande anche la soddisfazione del presidente del team Marco Pavese. "Per noi vincere il Palio è sempre qualcosa di emozionante – afferma –. Crediamo molto in questa manifestazione, momento di festa e diventata ormai una tradizione consolidata. La nostra squadra è affiatata e si fa trovare sempre pronta, con allenamenti intensificati da fine agosto. Con la vittoria di quest’anno, la nostra dodicesima, abbiamo migliorato il nostro primato di Rione più vittorioso di sempre nel Palio di Lodi e questo ci riempie di orgoglio. Ma non siamo sazi e continueremo a impegnarci. Un grazie agli atleti, ai bambini che partecipano alla “cursa dei puledrin” e alle loro famiglie e anche a tutti gli abitanti del quartiere che ci supportano. La vittoria di quest’anno è dedicata Stefano Rossetti e Franco Formenti che lavorano nell’ombra e ci fanno trovare il cavallo addobbato e gli abiti puliti senza dimenticare tutti i nostri amici che ci hanno lasciato prematuramente e a cui ogni anno dedichiamo la conquista del “Baston de San Bassan“