
I Coldplay in concerto, un fenomeno sempre più esplosivo
MIlano - E sei. Ma di concerti dei Coldplay ne servirebbero forse dieci per placare la marea di richieste che si riversano su questa loro rentrée italiana. Ieri pomeriggio l’aggiunta di una quarta data all’agenda milanese di Chris Martin e compagni ha rallentato per un attimo la corsa dei prezzi del secondary ticketing ripress via via che si esaurivano entrambi i concerti ancora in vendita: quello al San Paolo di Napoli del 22 giugno e quello a San Siro, appunto del 29 giugno. Le altre quattro date - il 21 giugno al San Paolo e il 25, 26 e 28 al Meazza - erano già “sold out” da due giorni. Insomma, per volatilizzare i 316 mila biglietti disponibili per queste sei date italiane sono bastate meno di 72 ore.
“Il tuo numero in coda è: 192.760. Il numero di utenti in coda davanti a te è: 89.504. Orario stimato per accedere alla pagina di acquisto: più di un’ora. Potrai accedere al servizio in: più di un’ora”. Questo diceva ieri pomeriggio attorno alle 16 il sito di Ticketmaster all’utente in cerca di biglietto per lo show del 29 giugno in vendita da appena due ore, liberando poi l’accesso alle 17:08 con possibilità di prendere a prezzi accettabili (si fa per dire) solo il settore numerato intero a 172,5 euro più 10,51 euro di commissioni.
Già, perché i tagliandi rimanenti erano solo quelli dei Vip Package con prezzi compresi tra i 239,25 euro e i 522,5 di quello con servizio catering. Esaurito invece l’Higher Power Early Entry VIP Package da 239,25 per via dell’accesso privilegiato al prato e quindi ambitissimo dai fans più irriducibili. Insomma, pur evitando la delusione del 2017, quando i concerti a San Siro del 3 e 4 luglio andarono esauriti in un amen ma il calendario stretto dell’A Head Full of Dreams Tour non permise alla band di aggiungerne altri, i Coldplay non riescono a fronteggiare completamente l’attesa che circonda in Italia questo loro ritorno.
A giudicare dai dati, situazione analoga a quella di molti altri paesi. Partito lo scorso marzo dall’Estadio Nacional de Costa Rica, il Music of the Spheres World Tour del quartetto inglese ha appena concluso a Glasgow la sua prima tranche europea che l’ha portato in Germania, Polonia, Francia, Belgio, Inghilterra (sei notti sotto la luna dello Stadio di Wembley) e Scozia, nell’attesa di proseguire alla volta del Sudamerica e tornare in primavera per altre 32 date.
Con mega tappe di quattro concerti a Coimbra, Barcellona, Manchester, Milano, Göteborg e Amsterdam. Sono 105 i concerti calendarizzati a tutt’oggi, che in questi primi cinque mesi di tournée hanno richiamato 2 milioni e mezzo di fans con un incasso di oltre 260 milioni di euro. Tutto passando di sold-out in sold-out con biglietti flottanti al secondary ticketing tra i 280 e i 450 euro.