Come in tutte le gare, anche all'Eurovision Song Contest vince chi accumula più voti. Ma il meccanismo di voto non è immediatamente comprensibile. Anzi. E' piuttosto arzigogolato e, a ben guardare, il voto in massa del pubblico non garantisce la vittoria. Questo è uno dei motivi per i quali l'Ucraina, rappresentata dai Kalush Orchestra con "Stefania", potrebbe non vincere nonostante sia la grande favorita della vigilia. Ogni Stato partecipante nomina una giuria nazionale costituita da cinque professionisti della musica diversi tra loro per età e formazione. La giuria dovrà scegliere le proprie dieci canzoni preferite - durante ogni semifinale i brani in gara sono 17 - e dare una valutazione da 12 punti sino a 1 a scalare - 12 per la canzone preferita, 11 per la seconda, 10 per la terza e così via sino alla decima - in modo da concludere la propria parte di valutazione. I voti della giuria rappresentano il 50% delle preferenze nei confronti di ogni artista. L'altro 50 per cento è dato dal televoto, quindi dall'opinione espressa dal pubblico a casa.
Per evitare che ogni Paese voti per se stesso - e che quindi lo Stato più popoloso e con maggiori mezzi per votare possa monopolizzare le proprie preferenze - nè pubblico nè giuria possono votare per l'esponente del proprio Paese. In sostanza, un residente in Italia - che sia parte del pubblico da casa o della giuria - non può votare Mahmood e Blanco, ovvero gli esponenti dell'Italia all'Eurovision Song Contest 2022. Allora si vota in massa San Marino, rappresentata da Achille Lauro? Neppure, perlomeno non in semifinale. Il performer di "Stripper", infatti, si esibirà nella seconda semifinale mentre l'Italia, essendo fra i Big Five, avrà la possibilità di votare, come la Francia, nella prima. Nel caso in cui Achille Lauro approdi in finale, invece, potrà essere votato anche dai residenti in Italia.