CRISTIANA MARIANI
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Cristiano Malgioglio, l'annuncio: "Se vince l'Italia sfilo in perizoma e reggiseno"

Il cantautore si era spogliato nel 2021 con i Maneskin e ora vuole rilanciare con Mahmood e Blanco

Gabriele Corsi e Cristiano Malgioglio si erano spogliati per la vittoria dei Maneskin

In boxer era rimasto l'anno scorso, dopo la vittoria dei Maneskin dell'Eurovision Song Contest di Rotterdam, ma quest'anno Cristiano Malgioglio vuole esagerare. D'altro canto, per l'edizione ospitata in casa dall'Italia non può che puntare in alto. "Non sarà facile avere un bis già quest'anno, dopo la vittoria dei Maneskin. Ma se Mahmood e Blanco vincono sfilerò in reggiseno e perizoma" ha dichiarato l'istrionico commentatore dell'Eurovision 2022 che è protagonista insieme a Gabriele Corsi e Carolina Di Domenico durante le due semifinali e la finale della manifestazione di Torino. C'è chi ha commentato che, a differenza di quanto fece Sabrina Ferilli con lo scudetto della Roma, vedere Cristiano Malgioglio in reggiseno e perizoma non sarebbe uno spettacolo da incornciare. Ma che Eurovision Song Contest sarebbe senza gli eccessi di Cristiano Malglio?

"Che emozione, che festa, che atmosfera - ha esclamato Malgioglio -. E che bello questo 27% di share della prima semifinale". Il tifo del cantautore è orientato per l'Italia, anche se si lascia andare a una confessione - peraltro già anticipata dai gustosi siparietti di cui Cristiano Malgioglio è stato protagonista nei giorni precedenti la prima semifinale -: "Il cuore della Malgy batte per un solo artista quest'anno: sono pazza della voce di Sam Ryder (il concorrente inglese, in gara con 'Space man', ndr.), che posso farci? Io mi addormento con la sua voce nelle orecchie. Ieri sera mi ha scritto ringraziandomi per quello che dico su di lui e quasi ho avuto un mancamento . Mi piacerebbe invitarlo a cena e cucinare per lui la parmigiana di melanzane".

Come sempre, l'istrionico artista non le manda a dire: "Se vincessero gli ucraini Kalush Orchestra, la loro sarebbe una vittoria simbolica. Il testo è commovente, soprattutto letto alla luce del conflitto, ma la loro musica è molto lontana da me, così folk, così rurale. Sono stati bravi nella messa in scena e fa venire i brividi pensare che quando questi ragazzi torneranno in Ucraina dovranno combattere per il loro Paese. È vero che non c'è due senza tre e che l'Ucraina ha già vinto due volte. Ma non si può dire che il loro sia il pezzo migliore in gara".