Milano, 20 gennaio 2011 - Ascoltati per voi, tutti i brani di Sanremo, al via il 15 febbraio. Livello alto, trasversale fra i generi. Per nulla sanremese. Hanno lavorato tutti bene, alcuni benissimo. Mazzi e Morandi compresi. La Crus, Vecchioni, Tricarico, Madonia e Battiato, Anna Oxa e Patty Pravo su tutti. Ai ragazzi piaceranno Emma e i Modà.
AL BANO Amanda è libera. Romanza moderna, quasi alla Celentano, storia di Amanda, «curva come una virgola», vittima di un «branco di uomini ricchi d’infamità». Echi d’Africa, storia di prostituzione. Crescendo di pathos orchestrale.
LUCA BARBAROSSA e RAQUEL DEL ROSARIO Fino in fondo al cuore. Un insolito Luca e una sensuale Raquel, «su e giù nel sole, senza più dolore». Pop quanto basta.
LUCA MADONIA con FRANCO BATTIATO L’alieno. Modulazioni elettroniche, sensazioni critiche davanti al mare confuso e alle maree dello spirito. «Un alieno che vive ai margini della vita». Canta Luca, chiude Battiato.
GIUSY FERRERI Il mare immenso. Lei scrive con Bungaro, Corrado Rustici ci mette le corde e altro. E Giusy si ritrova, esplode nel climax finale.
LA CRUS Io confesso. Giovanardi riunisce il gruppo e canta un lessico sentimentale che è la variazione del tradimento senza peccato, come cambiamento. Pezzo magnifico, fra Tenco e Morricone per la Rca, con il soprano, voce strumento (forse a Sanremo).
MODÀ con EMMA Arriverà. Piangerai, come la pioggia, penserai... Il mondo di Kekko Silvestre, la sofferenza e l’attesa. un fiume melodico in piena e qualche brivido rock. Emma funziona.
NATHALIE Vivo sospesa. Debutto da X Factor a cantautrice, brano in crescendo, un po’ retrò. Rendendo il dolore. Bravina.
ANNA OXA La mia anima di uomo. Melodia riconosicuta e sperimentazione, testo concreto e urlo profondo. Si parte da un punto, si va, si fa (con coraggio). Vocalità e urlo, crescendo potente.
MAX PEZZALI Il mio secondo tempo. Max e lo spirito degli 883 nel secondo tempo della sua vita. Ritorna un possibile linguaggio generazionale e quel mondo.
PATTY PRAVO Il vento e le rose. Cronaca apparente di un amore, firma Diego Calvetti. lampi anni ’60, due intorno a un letto con la televisione accesa. Senti chi chiude la porta.
ANNA TATANGELO Bastardo. Ballatona rock, quasi americana e sudista. Fotografie di un bastardo, testo dritto negli occhi. Parlato, finchè è inevitabile urlare «bastardo!».
TRICARICO Tre colori. Mesolella racconta a un bambino, giocando con vecchi soldatini, l’Unità d’Italia, l’orrore delle guerre. Il senso del tricolore, oltre la nebbia padana. Filastrocca poetica e geniale.
DAVIDE VAN DE SFROOS Yanez. Salgari e i suoi pirati pensionati a Cesenatico, la memoria di un padre, delle vacanze sull’acqua salata e di uno zio aviatore. L’immaginario dei libri, un folk latino.
ROBERTO VECCHIONI Chiamami ancora amore. Il mondo di Roberto, la necessità, la forza e la difesa delle idee, la memoria e la libertà di pensiero, di opinione e di lotta disarmata. Un libro da leggere e studiare. Commuovente.
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