Milano, 30 ottobre 2014 - Musica ribelle. Solo Saar, la proto etichetta che ha festeggiato al Mei i 65 anni di attività pop, rock, folk, jazz (classica), poteva pubblicare la mappatura completa della nostra prima ondata rock'n'roll senza nei. Con tutte le sue sfumature, alte e basse. Grazie a Italo Gnocchi, Boris Guertler e Roby Matano per questo cofanetto in quattro cd, che affianca la raccolta di Adriano Celentano in 45 giri.

Opera omnia che parte dal 1957, primi festival rock al Palazzo del Ghiaccio e allo Smeraldo (poi al Cinema Maestoso di Roma). Erano Baby Gate (Mina), Little Tony. Fausto Denis (Fausto Leali), I Due Corsari (Giorgio Gaber e Enzo Jannacci), Ghigo, Clem Sacco, Brunetta, il ballerino-fantasista Jack La Cayenne (alias Torquato il Molleggiato al quale Celentano rubò il soprannome). Ricky Sanna (Ricky Gianco). Gigi Mai (Luigi Tenco) e i Cavalieri. Accompagnavano i Punny Boys, i Califfi, i Rockers, gli Happy Boys e i Solitari di Mina. His Brothers, i veri fratelli di Little Tony. I Cavalieri di Gino Paoli, i Combos di Tony Renis, gli Erranti, la Rolling Crew di Giorgio Gaber e il complesso Jani Zanti di Gianfranco Maisano (Michele). I Moschettieri e gli Asternovas di Fred Buscaglione e i Rangers di Remo Germani. Nomi dispersi, ma «gli autentici eroi dei primi juke-box e dei primi blue-jeans».

Un viaggio minimo nella periferia, nella provincia vitale del rock. «L'anagrafe della più candida delle rivoluzioni giovanili», riscritta con i reperti sonori e le copertine originali dai pionieri Saar della nostra industria discografica. Dedicato a Little Tony.

di Marco Mangiarotti