In un periodo in cui il tennis, grazie ai successi di Jannik Sinner, è uno degli sport più seguiti in Italia e dove la padel-mania continua a dilagare nei centri sportivi, un’altra disciplina che prevede l’utilizzo di racchette e palline prova a farsi conoscere dal nostro paese. Oggi, sabato 11 e domani, domenica 12 novembre, a Brembate, in provincia di Bergamo, si giocherà il primo Campionato italiano assoluto di racquetball.
Questo sport, ideato in America nel 1949 dal tennista Joe Sobeck, unisce le regole dello squash e della pallamuro americana. Utilizzando una racchetta incordata simile a quella da tennis e palline di gomma vuote all’interno, il racquetball si pratica su campi indoor dove mura, pavimento e soffitto vengono considerati parti dell’area di gioco. Il racquetball è stato pensato come uno sport da giocare prevalentemente 1 vs 1, ma esiste anche la variante 2 vs 2. E infatti anche al Campionato di Brembate saranno ammesse entrambe le categorie: assoluto singolo maschile e femminile e assoluto doppio maschile e femminile.
Se negli Stati Uniti il racquetball è molto diffuso e conta quasi 6 milioni di giocatori, in Italia quasi nessuno ha mai sentito nominare questo sport e soprattutto non l’ha mai praticato. Una delle cause principali si trova nel fatto che in Italia la maggior parte dei campi da racquetball sono situati all’interno di alcune basi militari americane, luoghi in cui gli sportivi italiani non possono accedere. I primi tre campi aperti al pubblico erano stati costruiti nel 1995 in Puglia ma ora sono adibiti per lo svolgimento di altre attività. Gli unici due campi attualmente utilizzabili da tutti per giocare a racquetball quindi sono quelli presenti proprio nel centro sportivo comunale di Brembate.
Questa disciplina, in Italia, fa parte della Figest, la Federazione Italiana Giochi e Sport Tradizionali ed è stata recentemente riconosciuta dal Coni. Fondamentale anche il patrocinio dell’Irf, la Federazione Internazionale Racquetball: infatti la rassegna di Brembate non assegnerà solamente il titolo di campione italiano e i punti per il ranking nazionale, ma sarà valevole anche per la qualificazione ai prossimi campionati Irf.
Alessandro Stella