ENRICO LEVRINI
Sport

A Genova per svoltare: "Como, io ci credo ancora"

Un punto nelle ultime cinque gare per i lariani, Fabregas chiede coraggio ai suoi "Dobbiamo raddrizzare la situazione. Balotelli? Spero non sia la sua serata".

A Genova per svoltare: "Como, io ci credo ancora"

Cesc Fabregas (37 anni) ha riportato il Como in massima serie la scorsa stagione Con 9 punti in 11 partite il lariani sono a una lunghezza dalla zona retrocessione

Como e Genoa si affrontano stasera a Marassi alle ore 20.45, in una sorta di pre anticipo della dodicesima giornata di campionato, dovuto allo svolgimento del Rally della Lanterna, atto conclusivo della Coppa Italia, che si correrà nel fine settimana in città. La partita si disputa a sole 72 ore dalla sconfitta di Empoli (1-0) e i lariani avranno poche possibilità di recuperare energie fisiche e mentali per questa sfida fondamentale contro il Genoa, a 9 punti e a braccetto con la squadra di Fabregas al limite della zona retrocessione (+1). L’elenco degli infortunati è lunghissimo e il tecnico, come a Empoli, dovrà inventarsi una nuova formazione, per poi cercare di recuperare più giocatori possibili dopo la pausa per la nazionale. Falicidiato completamente il centrocampo.

Non ci saranno Mazzitelli, Van Der Brempt, Perrone, Baselli, Sergi Roberto. E in attacco mancherà Gabrielloni per una contrattura. La responsabilità del gioco in mediana ricadrà sulle spalle dei due giovani Engelhardt (23 anni) e Braunoder (22), ma probabilmente ci sarà anche qualche giocatore adattato, come Kempf avanzato dalla difesa proprio come contro l’Empoli, in caso di mantenimento del classico 4-2-3-1. Iovine e Verdi hanno anche loro qualche possibilità di iniziare dal primo minuto, per dare quella energia che è mancata in Topscana. Nel Genoa ci sarà anche SuperMario Balotelli che ha esordito nelk finale a Parma. "Lo conosco personalmente e ho anche giocato con lui a un evento di beneficenza. È un bravissimo ragazzo, molto divertente. Speriamo che non sia la sua serata", le parole di Fabregas che sul momento dei comaschi è chiaro: "Il nostro progetto deve andare sempre avanti nonostante le difficoltà e le assenze non devono essere un alibi, ho una rosa ampia e validi sostituti. Avevo previsto che sarebbe arrivata una flessione, ma confido nella forza del gruppo. Noi dobbiamo essere tutti una famiglia, la squadra, i tifosi e la società".

Rammarico per il lungo infortunio di Perrone (grande ematoma alla coscia): "Ci mancherà fino a gennaio. Lui è la mia testa pensante in campo, Engelhardt avrà la responsabilità di sostituirlo. Ha le capacità per farlo". Sulla formazione: "Non ho ancora deciso chi partirà in porta, cambio i portieri a seconda della squadra da affrontare, ad Empoli ha giocato Reina e ha fatto bene, può essere confermato. Incontriamo un Genoa che sta crescendo e si sta ritrovando, è una squadra di personalità, ha giocatori importanti e ci metterà in difficoltà. È la terza partita che giochiamo in una settimana, dobbiamo tirare fuori le nostre risorse nascoste e la nostra mentalità offensiva".

La probabile formazione (4-2-3-1): Reina; Goldaniga, Dossena, Kempf, Moreno; Engelhardt, Braunoder; Strefezza, Paz, Fadera; Cutrone. All. Fabregas.

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