
Antonio Conte è il nuovo allenatore del Tottenham
Antonio Conte torna in panchina e lo farà con il Tottenham. Ora è tutto ufficiale. Con tanto di foto di rito e comunicato sul sito degli Spurs: “Siamo entusiasti di annunciare che Antonio Conte ha accettato l’incarico per diventare il nostro nuovo allenatore fino all’estate del 2023, con un’opzione per allungare il rapporto.” Secondo le prime indiscrezioni il tecnico salentino avrebbe messo la firma su un contratto di tre anni da poco più di 17 milioni di euro (15 in sterline) a stagione, la stessa cifra richiesta nei primi colloqui con l’amico Fabio Paratici e il presidente Daniel Levy che, prima di assumere e esonerare nel giro di tre mesi Nuno Espirito Santo, aveva definito le richieste di Conte “irrealistiche”; ora l’ha accontentato.
“La scorsa estate questo matrimonio non era andato in porto perché la mia relazione con l’Inter era ancora troppo recente e non mi sembrava ancora il momento giusto per tornare ad allenare” commenta Antonio “Sono estremamente contento di essere di nuovo in panchina e, in particolare, in un club di Preimer League che ha l’ambizione di tornare protagonista”. Un colpo di scena abbastanza clamoroso rispetto a poco meno di una settimana fa quando i cinque schiaffi a domicilio del Liverpool di Mo Salah al Manchester United di Cristiano Ronaldo sembravano aver messo fine all’esperienza di Ole Gunnar Solskjaer sulla panchina dei Red Davils. Lo United e l’Old Trafford, il teatro dei sogni, sembravano il posto giusto dove ripartire per Conte, ma l’influenza di un monumento come Sir Alex Ferguson ha regalato a Solskjaer una seconda chance, di fatto spianando a Paratici la strada che portava al tecnico ex Inter. Inter che con l’accordo di Conte al Tottenham non verrà sgravata dalle due rate mancati della buonuscita da sei milioni accordata all’addio con Antonio.
Situazione che sarebbe stata diversa se il tecnico si fosse accasato su una panchina italiana, rinunciando da accordo alla parte mancante della buonuscita pattuita. Conte invece con questo contratto continua la scalata verso il vertice della classifica degli allenatori più pagati: i 17,5 milioni che arriveranno dagli Spurs lo fanno collocare al sul terzo gradino del podio, a pari merito con Jurgen Klopp e alle spalle solo del Cholo Simeone che guida questa particolare graduatoria con uno stipendio 24 milioni netti all’anno e Pep Guardiola che si ferma a 23. In questa stagione, considerati i 6 milioni ricevuti dalla famiglia Zhang, Antonio toccherà quota 23,6 appaiandosi a Guardiola. Nella mente di Antonio però ora l’unica classifica conta sarà quella decisa dal campo che, al momento, non è rosea come quella sui compensi. Ma si sa, Antonio Conte ama le sfide e portare a vincere gli Spurs sarebbe sicuramente una delle più grandi imprese della sua carriera.