Milano, 3 settembre 2018 - Nulla è ancora deciso ma i pattini dello short track italiano nelle ultime ore sembrano aver perso contatto con il ghiaccio. La polemica covava sotto la cenere, ma ora è esplosa e potrebbe portare Arianna Fontana, la campionessa italiana più forte di tutti i tempi (un oro, due argenti e cinque bronzi divisi in tre Olimpiadi) al ritiro o addirittura a lasciare l’Italia per gli Usa (nazione del marito).
Del resto Arianna, coniugata Lobello, non ha mai nascosto di volere (solo?) il coniuge come allenatore (l’ex atleta aveva un ruolo anche alle ultime Olimpiadi in Corea). La federazione ha però deciso diversamente e la valtellinese ha voluto mettere i puntini sulle “i’’. Il problema di fondo sta nella nomina del bulgaro Assen Pandov e dello statunitense Anthony Barthell rispettivamente per uomini e donne: «La Federazione - ha spiegato Arianna alla Gazzetta dello Sport - non si fida del mio giudizio relativo a quel che serve per vincere - . Il paradosso è che Kenan Gouadec (il vecchio coach) è rimasto supervisore tecnico di Pandov e Barthell perché i due non sono in grado di fare da soli. Gouadec però s’è sposato e s’è trasferito in Australia».
Arianna poi svela: «Verso maggio, finita la sbornia olimpica, ho cominciato a pensare al futuro. A Roma, nel mezzo dei miei periodi in Florida a casa di mio marito, ho incontrato Giovanni Malagò e Carlo Mornati, presidente e segretario del Coni e per la prima volta è emersa la possibilità di avere Anthony, che è stato fondamentale nella mia preparazione per PyeongChang, quale allenatore della squadra femminile. Ne ho parlato anche in Federazione. Pareva un’idea apprezzata, poi...». Ora tutto può succedere sul ghiaccio azzurro, anche un clamoroso addio all’Italia di questa “fabbrica’’ di medaglie chiamata Arianna.