GIULIANA LORENZO
Sport

Arianna Manfredini, 13 anni, è la pallavolista più giovane di sempre in Serie A. “Le abbiamo tolto il telefono, i social fanno paura”

Cremona, alunna di terza media, gioca con Vb Casalmaggiore Ostiano: il debutto contro Concorezzo. La mamma: “È molto determinata, a scuola è brava: vuole diventare medico chirurgo. Si è trovata 5000 like sotto un post: ci ha spaventati”

Arianna Manfredini a soli 13 anni, 4 mesi e 28 giorni è diventata la più giovane giocatrice a debuttare in Serie A

Arianna Manfredini a soli 13 anni, 4 mesi e 28 giorni è diventata la più giovane giocatrice a debuttare in Serie A

Milano, 31 marzo 2025 – “È molto determinata”: mamma Nicoletta non ha dubbi nel descrivere sua figlia, Arianna Manfredini. Il libero, classe 2011, a 13 anni e 4 mesi è diventata nel weekend la più giovane di sempre a fare il debutto in Serie A.

Sabato sera, al PalaRadi di Cremona, è entrata in campo, nel match di A2 tra Casalmaggiore e Concorezzo (vinto dalle prime per 3-0), quando la formazione di casa era in vantaggio per 24-16 nell’ultimo parziale. Fa parte del settore giovanile del Vb Casalmaggiore Ostiano e nei giorni scorsi si è allenata con la prima squadra a cui era già stata aggregata anche la sorella Ginevra (gioca nel ruolo di banda). Le due hanno iniziato insieme dopo aver provato vari sport.

Una famiglia di talenti sotto rete

“Arianna ha 13 anni, ma gioca nelle categorie più grandi, con under 16 e 18 e Ginevra, sua sorella ha 14 mesi in più. Io e mio marito lavoriamo e abbiamo un altro figlio, di 18 anni, che è impegnato con i tornei regionali di calcio. Non riuscivamo a gestire tre cose differenti. Per questo, abbiamo chiesto che potesse giocare nella categoria superiore insieme alla sorella. A 6 anni si è trovata con le ragazzine che avevano uno o due anni in più, all’inizio era titubante ma è determinata”. Le due si sono avvicinate alla pallavolo dopo un open day e incoraggiate dai genitori: "Sia io che mio marito (entrambi impiegati in azienda, ndc), ci teniamo che facciano sport. Hanno provato, da piccolissime, ginnastica ritmica, danza e poi volley in una squadra di uno pseudo oratorio, è piaciuto a tutte e due. Quando Arianna si mette in testa qualcosa, deve riuscirci, anche a scuola è brava, non posso nasconderlo, sono orgogliosa. Vivendo il mondo del lavoro volevamo che facessero uno sport di squadra che dà possibilità differenti anche per il futuro, aiuta lavorare in gruppo”.

"Era emozionatissima, è stato un sogno”

La famiglia ha inoltre apprezzato il supporto e il sostegno di Casalmaggiore, in questi giorni concitati, tanto che mamma Nicoletta ci tiene a ribadire la sua gratitudine al club per il rispetto e la volontà di tutelare sua figlia. «Da domenica le abbiamo tolto il telefono per via dei “social“, stava leggendo i commenti e si è trovata 5000 like sotto a un post, ci ha spaventati. Poi le ridaremo tutto: ci ha detto che era emozionatissima e che è stato un sogno. Entrata in campo era agitata ma poi le compagne l’hanno tranquillizzata. Il coach le ha detto ‘entra, se sbagli non succede niente, ci rifacciamo’. È stato vissuto serenamente e tranquillamente”.

Le scuole medie a Cremona e la passione per la medicina

Ora, continuerà il suo percorso di crescita da sportiva e da bambina che frequenta le scuole medie a Cremona. In virtù del suo carattere, comunque, ha già le idee chiare: "Escluso il volley, vuole diventare medico chirurgo, a scuola è brava. Gli insegnanti mi dicono che se c’è una persona che può fare qualcosa è lei”.