Tel Aviv (Israele) - L'Olimpia era stata capace di alimentare il sogno di una rimonta incredibile con le 8 vittorie in 9 partite degli ultimi due mesi. In questa settimana, però, si è scontrata con la dura realtà di quel che aveva combinato prima toccando anche il fondo della classifica. Così la sconfitta 85-66 sul campo del Maccabi Tel Aviv certifica la matematica certezza dell'eliminazione europea anche se non è certo a Istanbul e allo Yad Eliyahu che Milano ha smarrito la sua strada in Europa.
Un primo tempo da dimenticare, una ripresa orgogliosa, ma poco concreta. Con la qualificazione da conquistare il Maccabi non sbaglia un colpo nel primo tempo con un clamoroso 19/23 da 2 punti all'intervallo difficilmente replicabile (facendo impallidire anche il buon 9/15 dei milanesi). L'Olimpia ci prova nella ripresa, si fa pericolosa in un paio di occasione risalendo dal -17 al -6, ma quando deve fare qualcosa in più viene respinta dall'onda gialloblu. Così ora l'eliminazione diventa anche matematica.
Messina prova a dare tanto spazio anche a Shavon Shields con l'obiettivo di migliorare il suo stato di forma e la risposta è positiva con 14 punti in 32' (2/3 da 2 e 3/6 da 3) anche se esce un paio di minuti prima per un piccolo indolenzimento muscolare, ma è in difesa che l'Olimpia non riesce a stare dietro al movimento vorticoso della palla dei gialloblu. In questo caso sono i lunghi decisamente appannati per i milanesi (15 punti in totale, di cui 9 Thomas), mentre Napier è la cartina di tornasole dell'Olimpia: 2 punti nel 1° tempo, 13 in una ripresa gagliarda. Torna a farsi vedere anche Kevin Pangos che, se non altro, ha messo un po' di benzina nel motore giocando 16 minuti con 2/3 da 2 e 2 assist.
Il ritmo è subito indiavolato del Maccabi e vola via sul 18-11 con gli assist di Brown e i canestri Baldwin. Sorkin che quando vede Milano fa la differenza: all'andata 14 punti con 6/6 da 2, ora con 9 punti praticamente filati scappa via 29-20. Milano rispolvera Thomas e con due triple dell'americano rimane vicino sul 31-27. Non basta perchè il Maccabi davvero non sbaglia nulla in avvicinamento, così tocca il +11 sul 38-27, poi vola via quando inizia anche a segnare da 3 fino al 53-36 del 20'.
La ripresa inizia con un'Olimpia che si pone con un altro carattere, ferma l'onda gialloblu e torna sul 57-50 con Napier che dopo aver fatto 2 nel 1° tempo, si ripresenta con 8 punti in 2'. Ottimo lavoro in difesa anche se il Maccabi è avanti ancora di 10 al 30' (66-56) con troppi liberi sbagliati. L'Armani ancora si fa viva (66-60), ma la gara va ad elastico perchè i padroni di casa reagiscono con la tripla di Martin per il 71-60 e sempre dall'arco mandano i titoli di coda con capitan Dibartolomeo che firma il 76-62 al 35'. Ora ritorno a casa per l'Olimpia che domenica 2 aprile torna a giocare in Serie A ospitando al Forum la Reyer Venezia. Una gara delicata, al rientro dalla "doppietta" di Eurolega, contro una squadra a caccia di punti playoff, ma con Milano che ora deve tornare a concentrarsi sul campionato per evitare almeno la rimonta di Tortona che insegue il 2° posto biancorosso a soli due punti di distanza.
MACCABI TEL AVIV-EA7 EMPORIO ARMANI MILANO 85-66 29-21; 53-36; 66-56 TEL AVIV: Brown 17, Baldwin 15, Martin 8, Menco ne, Sorkin 18, Dibartolomeo 8, Hilliard, Cohen 3, Braimoh, Nebo 8, Ziv ne, Colson 8. All. Kattash MILANO: Davies 1, Thomas 9, Luwawu-Cabarrot 8, Pangos 5, Tonut, Melli 5, Baron 4, Napier 15, Ricci, Shields 14, Hines 5, Voigtmann. All. Messina Note: tiri da 2: MTA 25/36, MI 12/23; tiri da 3: MTA 8/25, MI 8/29, tiri liberi: MTA 11/13; MI 18/28; rimbalzi: MTA 37 (Nebo 10), MI 27 (Davies 6); assist: MTA 21 (Brown 8), MI 13 (Napier 4)