
Pallone
“Special“ in tutti i sensi. E con un cuore grande così. La squadra Senior “Nembrese 1913 Atalanta For Special“, partecipante al campionato di terzo livello della Divisione calcio paralimpico Sperimentale, si è autoesclusa dal campionato. Il motivo? "Le partite sono squilibrate, ci siamo resi conto di essere più avanti degli altri. Lo sport che noi vogliamo proporre ai nostri ragazzi non è questo - spiegato l’allenatore Gianmario Lesmo -. Non possiamo andare avanti sapendo che gli altri non si divertono per niente. Non siamo qui per umiliare, ma per giocare davvero e per divertirci".
Del resto i numeri parlano chiaro: la squadra è in testa con 7 vittorie su 7 partite disputate, 42 gol realizzati e 6 subiti. Troppo divario con le antagoniste: "E per noi è stato giusto autoescluderci dalla classifica - ribadisce Lesmo - e quindi dalle finali nazionali alle quali abbiamo già partecipato a giugno 2024: siamo felici che quest’anno possa essere un’altra squadra a provare le emozioni che noi abbiamo vissuto la passata stagione".
Da quando il progetto è nato nel 2023, la squadra dell’Atalanta For Special è cresciuta, accogliendo una quarantina di persone di età variabile tra i 16 e i 50 anni. E con loro trenta bambini. Proprio perché il sistema del calcio paralimpico prevede diversi livelli di difficoltà, accade come il calcio tradizionale. L’anno scorso la formazione bergamasca aveva faticato per conquistare il podio nazionale. Quest’anno, invece, si era intuito che c’era stata un’inversione di tendenza: "Abbiamo capito subito che qualcosa non andava, le partite erano squilibrate in termini di capacità. I nostri ragazzi rallentavano il gioco, si fermavano, perché non volevano approfittarne".
Insomma, un lodevole gesto di fair play con la decisione, condivisa fra dirigenti, giocatori e genitori, senza alcuna esitazione. "Anche se non è stato facile fare questo passo e rinunciare, ma la nostra scelta è di certo molto più rispondente ai valori del Dipartimento Calcio Paralimpico e Sperimentale nei quali ci rispecchiamo perchè lo sport non è solo vincere o perdere, ma soprattutto, condivisione, rispetto e opportunità". G.M.
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