di Luca MarinoniBRESCIAIl Brescia torna da Salerno con un punto che consente a Pierpaolo Bisoli, espulso insieme all’amaranto Avallone nel concitato finale, di continuare il suo lavoro di “trasformazione“ delle Rondinelle. Due pareggi in altrettante partite non rappresentano certo un bottino particolarmente ricco per l’ex centrocampista che, comunque, ha condotto la formazione biancazzurra a conquistare un risultato positivo (0–0) su un campo difficile come quello dell’Arechi, dove si è vista all’opera una compagine ospite ancora alla ricerca di sé stessa.
Nello stesso tempo, però, la sfida in casa di una Salernitana affamata di punti permette di intravedere quelle che potranno essere le linee guide delle Rondinelle (senza vittorie da sei gare) nella versione studiata da Pierpaolo Bisoli. In attesa che i centrocampisti possano trovare la miglior condizione, il punto di partenza di tutto il discorso è la difesa a tre, mentre in avanti si punta a comporre la coppia di prestigio composta da Borrelli e Moncini. Finora i due, complice una serie di infortuni, non hanno mai potuto giocare insieme e, soprattutto, fornire l’apporto realizzativo atteso.
Una lacuna che, d’ora in poi, dovrà cercare di colmare Bisoli, chiamato a prevedere un gioco meno dispendioso per le sue punte, un po’ meno al servizio della squadra e un po’ più freschi nel momento di concludere a rete. Le due contendenti cercano di creare gioco e non mancano buone opportunità su entrambi i fronti (specie per i granata prima del riposo) ma, complice l’importanza della posta in palio, col passare dei minuti, le due formazioni si fanno più guardinghe e dedicano un’attenzione crescente a non commettere errori che potrebbero rivelarsi fatali in una gara tanto delicata che in effetti si chiude a reti inviolate consentendo ad entrambe le contendenti di portare avanti la propria corsa.
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