
Il presidente Cellino decide di vendere il Brescia Calcio. Imprenditori locali e fondi americani interessati all'acquisto.
Sono giorni decisivi per il futuro del Brescia. Mentre sul campo le Rondinelle sono costrette a lottare per tenere stretto il proprio posto in serie B, potrebbero arrivare a breve novità importanti per le sorti della società. Almeno per il momento, alle indiscrezioni non stanno seguendo fatti concreti. Il presidente Massimo Cellino (nella foto) ha ormai deciso di vendere la società.
Giunto a Brescia nel 2017, in seguito ad un accordo con l’allora patron Marco Bonometti, l’ex numero uno del Cagliari non è mai riuscito ad inserirsi nella nuova realtà. Negli ultimi mesi le cose sono ulteriormente peggiorate, visto che, oltre ad una squadra che stava gradatamente scivolando verso il fondo della classifica cadetta, anche i conti hanno cominciato a scricchiolare, creando non poche preoccupazioni a Cellino, obbligato a provvedere personalmente alle pendenze del club. Sospinti da più parti, alcuni imprenditori locali si sono interessati alle sorti del Brescia Calcio (che l’attuale proprietà valuterebbe almeno 20 milioni), ma i loro contatti sono sempre stato molto timidi.
I nomi più ricorrenti a tal proposito sono stati quelli di Daniele Scuola, alle cui spalle si trova il colosso Dac, e di Tommaso Ghirardi, ex presidente del Parma, amico personale di Cellino e grande appassionato di calcio, anche se frenato in modo importante dal rientrare nel mondo del calcio dalla vicenda legata al club ducale. Non sono mancati abboccamenti da lontano, come quello di Rosario Pelligra, imprenditore conosciuto a livello internazionale che, prima di approdare alla guida del Catania, ha sondato il terreno a Brescia. In questo momento la strada maggiormente battuta sembra quella dei fondi, ma pure in questo caso con continue variazioni, dato che in origine si parlava di investitori australiani, mentre ora si è passati agli americani. Al di là di tutto questo, rimangono diversi nodi da sciogliere e, in questo senso, il destino del Centro Sportivo di Torbole e la categoria nella quale giocheranno il prossimo anno le Rondinelle rimangono i due punti caldi.
Luca Marinoni
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