LUCA MARINONI
Sport

Brescia in crisi: la sfida contro il Cittadella è decisiva per la salvezza

La trasferta del Brescia contro il Cittadella sarà cruciale per le speranze di salvezza, mentre Cellino valuta un cambio in panchina.

La trasferta del Brescia contro il Cittadella sarà cruciale per le speranze di salvezza, mentre Cellino valuta un cambio in panchina.

La trasferta del Brescia contro il Cittadella sarà cruciale per le speranze di salvezza, mentre Cellino valuta un cambio in panchina.

La sola certezza in casa del Brescia, che sta vivendo ore a dir poco difficili, è che la trasferta del 1° maggio in casa del Cittadella sarà decisiva per le speranze di salvezza delle Rondinelle. Tutto il resto viene avvolto dalla tensione che ormai regna in casa biancazzurra e che rende possibile qualsiasi sviluppo in vista della delicatissima sfida in terra patavina. Il presidente Cellino (nella foto) continua a rimanere in silenzio, ma pare sempre più chiara la sua rabbia per l’attuale posizione della formazione biancazzurra e, soprattutto, per la prestazione messa in mostra contro il Pisa. Mancano quattro gare alla conclusione della stagione. Il patron bresciano, che venerdì si è allontanato dallo stadio alla fine del primo tempo, sta prendendo sempre più in considerazione l’ipotesi di un nuovo cambio in panchina. Le quotazioni di Maran sono scese nuovamente ai minimi termini dopo il ko con i nerazzurri dell’ex Inzaghi e Cellino vorrebbe intraprendere nuove strade.

Il freno fondamentale al nuovo corso sarebbe legato al fatto che Maran ha pure un altro anno di contratto. Il presidente Cellino non intende appesantire il bilancio societario con un altro stipendio e avrebbe sperato nelle dimissioni del tecnico trentino che, però, non solo è ben lontano da questa idea, ma è convinto di poter condurre il Brescia alla salvezza. Una posizione che riduce il raggio d’azione a disposizione del patron biancazzurro, che potrebbe comunque decidere di esonerare Maran, ma con quale modalità?

La più semplice, ma anche ben poco gradita, sarebbe quella di riportare in panchina Bisoli padre, che durante il suo interregno bresciano ha collezionato sei pareggi ed una sconfitta. Una mossa che, certo, preserverebbe il bilancio, ma sarebbe ben poco popolare. La seconda riporta invece d’attualità un tecnico spesso accostato al Brescia come Venturato. L’allenatore che ha creato il “miracolo“ Cittadella è reduce dalla sfortunata esperienza alla Spal e sarebbe ben lieto di rientrare in pista. Dalla sua parte si pongono le sue limitate richieste economiche e l’indubbia capacità di ottenere il massimo dai giocatori a disposizione. Sul versante opposto, pur riconoscendo a Venturato una notevole conoscenza della serie B, rimane il fondato dubbio che nel breve spazio di un mese anche per lui sarebbe molto difficile rivitalizzare un Brescia che non riesce a segnare e nelle cui fila militano alcuni giocatori che si stanno esprimendo ben al di sotto dei loro standard.

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