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All’Atalanta ora resta solo il campionato. Con la corsa per i posti Champions e quella per lo scudetto,...
All’Atalanta ora resta solo il campionato. Con la corsa per i posti Champions e quella per lo scudetto, in cui i nerazzurri possono ancora dire la loro, con un ritardo di cinque lunghezze dal Napoli e di tre dall’Inter. Negli ultimi due mesi, complessivamente negativi, la Dea ha visto sfumare tre obiettivi: prima la Supercoppa Italiana con la sconfitta nella semifinale contro l’Inter schierando una squadra rimaneggiata da un eccessivo turn-over. Poi due settimane fa l’eliminazione nei quarti di finale della Coppa Italia, con la sconfitta casalinga contro il Bologna, in una serata condizionata dalle troppe assenze per infortuni vari. Attenuanti da considerare, ma il trofeo nazionale rappresentava un vero obiettivo stagionale per la squadra bergamasca. Quindi il capitombolo doloroso in Champions con il Bruges, con un saldo finale di 5-2 per i belgi che avevano chiuso appena 24esimi nel girone unico, mancando l’ingresso tra le prime 16, obiettivo iniziale per una Dea che si presentava da detentrice dell’Europa League.
Ora resta il campionato, ripartendo da un terzo posto, a 51 punti, a metà strada tra i 56 punti della capolista Napoli e i 46 delle inseguitrici Juventus e Lazio. "La delusione ci sta. Ma ora bisogna guardare avanti. Il calcio è fatto anche di sconfitte e bisogna saperle accettare. Ora pensiamo al campionato. Noi siamo a 51 punti dopo 25 partite. C’è chi sta peggio", ha ricordato martedì notte Gasperini. Dopo aver masticato amaro per il rigore fallito al 56’ da Lookman che avrebbe potuto riaprire il match contro il Bruges: "Non doveva calciarlo il rigore, lui è uno dei peggiori rigoristi che abbia mai visto. I rigoristi erano De Ketelaere e Retegui. Potevamo sbagliarlo anche con qualcun altro, però non è stato un bel gesto".
La dura replica dell’attaccante anglo nigeriano e’ arrivata ieri con un lungo post su Instagram: "Essere preso di mira in questo modo non solo mi ferisce, ma mi sembra anche profondamente irrispettoso, soprattutto per l’enorme duro impegno che ho sempre messo per contribuire al successo di questo club. Durante la partita il rigorista designato mi ha dato indicazione di tirare il rigore e per supportare la squadra mi sono assunto la responsabilità di farlo". Alla ripresa degli allenamenti, prevista per domani pomeriggio, proprietà e dirigenza dell’Atalanta saranno presenti a Zingonia per stemperare la “querelle“ tra allenatore e giocatore, poi toccherà a Gasp dover ricucire con Lookman e rimettere in sesto una squadra calata di condizione da Natale in poi, anche a causa dei tanti infortuni. "Abbiamo bisogno di recuperare al meglio la condizione di qualche giocatore (anche Hien ko, ndc), non avendo più impegni infrasettimanali questo è l’obiettivo", ha chiosato il tecnico.
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