LUCA TALOTTA
Calcio

Mario Balotelli a Milano, “balotellate” e trofei

Ha vestito le maglie di Inter e Milan tra luci e ombre

Mario Balotelli (Afp)

Milano, 20 agosto 2019 - Mario Balotelli a Milano se lo ricordano un po’ tutti: quelli del settore giovanile e della prima squadra dell’Inter, addetti ai lavori e tifosi del Milan e, soprattutto, i gestori dei locali notturni. Si spera che le “balotellate” siano solo un lontano ricordo. Il giocatore sa benissimo che quella offerta dalle Rondinelle è un’occasione troppo ghiotta. Una pista che potrebbe riportarlo a indossare la maglia della Nazionale italiana.

Lui che, a livello giovanile, aiutò l’Inter a vincere un campionato Primavera e un Viareggio, per poi venire lanciato in prima squadra da Mancini e portare a casa tre Scudetti, una Coppa Italia, una Supercoppa italiana e una Champions League in cui però si metterà in mostra più per la maglia gettata a terra in semifinale contro il Barcellona che non per il reale apporto alla causa. Il viatico ideale per il passaggio al Manchester City per 28 milioni di euro, l’inizio (paradossale) del suo declino sportivo. L’esperienza con i Citizens non andò come avrebbe sperato e il 31 gennaio 2013 si trasferì al Milan per 20 milioni di euro più altri 3 di bonus. Anche qui, dopo un esordio convincente (MilanUdinese 2-1, sua la doppietta per la vittoria) venne squalificato per tre giornate per un’espressione ingiuriosa rivolta nei confronti dell’arbitro di porta Doveri al termine di Fiorentina-Milan. Nonostante tutto, mise a segno 12 reti in 13 presenze (contribuendo all’ingresso in Champions) e altri 14 gol in 30 presenze in A l’anno successivo. Il 25 agosto 2014 terminò la sua prima avventura al Milan, acquistato per 20 milioni dal Liverpool. Un anno dopo, ritornò in prestito fino al 30 giugno 2016; ma fu un’annata influenzata da una pubalgia che lo costrinse a restare fermo da ottobre a gennaio. Alla fine saranno 3 gol (di cui 2 in Coppa Italia contro l’Alessandria) in 23 presenze . Troppo poco per essere riconfermato. Ora ha la concreta opportunità di potersi rifare.