FRANCESCO LOMMI
Sport

Calciomercato Juve, Ronaldo torna al Manchester United

Il portoghese torna in quella che è stata la sua casa dal 2003 al 2009. Nella sua prima esperienza ha indossato la maglia dello United 292 volte segnando 118 gol

Cristiano Ronaldo nella sua prima esperienza al Manchester United

I Red Devils hanno diffuso poco dopo anche una nota, in cui si dicono "lieti di confermare che il club ha raggiunto un accordo con la Juventus per il trasferimento di Cristiano Ronaldo, soggetto al superamento delle visite mediche e delle altre condizioni contrattuali e legali previste". "Tutti al club non vedono l'ora di dare il benvenuto a Cristiano a Manchester", prosegue la nota, in cui si ricorda che il portoghese, cinque volte vincitore del Pallone d'Oro, ha vinto finora oltre 30 importanti trofei in carriera, tra cui cinque Champions League, quattro Mondiali Fifa per club, sette titoli nazionali tra Inghilterra, Spagna e Italia e un Europeo con il Portogallo. Nel suo primo periodo per il Manchester United, ha segnato 118 gol in 292 partite. Alla Juventus una cifra vicina ai 30 milioni. Il portoghese firma dunque un contratto per due anni a 25 milioni più bonus a stagione. Un'offerta nettamente superiore ai 15 milioni annui di cui si parlava nella trattativa con il City. Ecco il racconto della lunga giornata che ha (ri)portato CR7 a Manchester sponda United.

 

I media inglesi erano già sicuri

I re dei gol abdicano il regno della Serie A. Dopo Romelu Lukaku, anche Cristiano Ronaldo arriva ai saluti. Il portoghese dopo aver lasciato il campo di allenamento della Juventus, si è diretto all'aeroporto di Torino dove lo aspettava il suo jet. Cristiano è volato a Lisbona per definire gli ultimi dettagli del suo passaggio allo United.  I rumor di mercato dall’Inghilterra, più precisamente da Manchester, già da questa mattina erano sempre più insistenti, tanto che i tabloid già titolavano: "Welcome to Ronchester".

Il gioco di parole tra Ronaldo e Manchester era il titolo scelto dal Daily Mail per salutare l' approdo di CR7 al City. Poinel pomeriggio, la clamorosa svolta: lo United, prima grande squadra del fenomeno di Madeira, con un colpo di coda si è inserito nella trattativa per Cristiano. Tutti i media inglesi davano grande spazio a questa possibilità vista la chiara volontà del giocatore di lasciare la Juve, e infatti nel giro di poche ore il Man Utd ha raggiunto l'accordo sia con il club bianconero che con il giocatore. L'agente Jorge Mendes ha ricoperto un ruolo fondamentale nella trattativa tra il club inglese e i bianconeri. La Juve incasserà una somma intorno ai 28 milioni, cifra per cui Ronaldo pesava ancora sul bilancio juventino.

L'apertura di Solskjaer

Il tecnico dei Red Devils, Ole Gunnar Solskjaer, aveva aperto all'arrivo di CR7 già verso l'ora di pranzo :"Non voglio fare troppe speculazioni. Cristiano Ronaldo è una leggenda di questo club, ho giocato con lui, vediamo cosa succede". Il fuoriclasse portoghese sembrava vicinissimo al City ma il lavoro sottotraccia dei vertici dello United ha reso possibile un clamoroso ritorno al "Teatro dei Sogni", dove ha già giocato dal 2003 al 2009. "Qualsiasi allenatore cerca sempre qualcosa di più ma sono felice della rosa che abbiamo. Detto questo Ronaldo è uno dei più grandi giocatori di sempre assieme a Messi, non pensavo che lasciasse la Juve, c'erano delle voci, Bruno Fernandes ci ha parlato e sa cosa proviamo per lui. Se si muoverà, sa che siamo qui". E, a quanto pare, Ronaldo era consapevole di questo interessamento.

Le parole di Guardiola sanciscono la resa del City

Il City, dopo il no definitivo del Tottenham per Harry Kane, sembrava la pretendente numero uno per la corsa a Cristiano. Poi però le dichiarazioni di Solskjaer prima e Guardiola dopo hanno sparigliato le carte, mettendo davanti : "Non posso dire molto. Sono pochi i giocatori, Ronaldo e Messi inclusi, che decidono dove giocare. Sono loro i protagonisti nelle trattative. In questo momento sono contento della rosa che abbiamo e rimarremo gli stessi. Cristiano deciderà dove vuole giocare, non io o il City". Così Pep, alla vigilia del match con l'Arsenal, parla dell'affare Ronaldo. "Sono incredibilmente contento della rosa che ho, più che soddisfatto. Questi giocatori decidono dove andare. Messi decide di andare a Parigi ed è andato a Parigi. Bussano alla porta, chiamano. Dopo di che non posso controllare. Io sono concentrato su quello che dobbiamo fare e sui giocatori che ho". Parole che dunque allontanavano il cinque volte pallone d'oro dall'Ethiad per avvicinarlo a un clamoroso ritorno ad Old Trafford

Il sostituto alla Juventus 

Chiuso il capitolo CR7, la Juve dovrà buttarsi sul mercato negli ultimi giorni disponibili per fornire un’altra punta a mister Max Allegri. Il gran via vai di attaccanti di quest’estate, più un budget abbastanza limitato, rendono molto complesso il lavoro di Cherubini e Nedved. Secondo le prime indiscrezioni più che il nome di Mauro Icardi, pupillo di Allegri e sogno da anni della tifoseria bianconera, prendono quota i profili di Gianluca Scamacca e Moise Kean: per il primo - oggi al Sassuolo - sarebbe la grande occasione per misurarsi in una big, per il secondo invece sarebbe un ritorno.

Moise infatti aveva mosso i primi passi nella Juve, conquistandosi anche un posto in Nazionale. Con l’arrivo di Ronaldo, il ragazzo di Vercelli, era stato sacrificato sull’altare delle plusvalenze grazie a un’offerta da circa 30 milioni dell’Everton. In Inghilterra Kean non ha trovato grande spazio e, nella stagione successiva al suo arrivo, si è trasferito in prestito al Psg, dove accanto a Mbappe e Neymar ha ben figurato. Ancora non è chiaro su chi punterà la dirigenza bianconera, ma una cosa è sicura: la Juve del dopo Ronaldo sarà più giovane e italiana.

Il commento di Allegri

Nella conferenza stampa alla vigilia della partita con l'Empoli, Allegri conferma la voglia del portoghese di cambiare aria: "Ieri Crisitiano mi ha comunicato che non ha intenzione di restare" l'esordio del tecnico livornese: "Oggi non si è allenato, domani non sarà convocato." E alla domanda se si aspettasse un comportamento simile da Ronaldo Max risponde chiaramente: "Nella vita non mi meraviglio di nulla, nel calcio c'è il mercato e ci sono le esigenze dei singoli. Bisogna guardare avanti. Cristiano ha fatto la sua scelta. Alla Juve sono passati Sivori, Platini, Zidan, Buffon, Del Piero, grandissimi campioni e grandissimi allenatori. Gli uomini cambiano ma la Juve resta, che è la cosa più importante e la base solida per i risultati. Cristiano è stato qui per tre anni e ha dato il suo apporto, ora va via e la vita va avanti".