
Christian Pulisic è stato acquistato dal Milan nell’estate 2023 strappandolo al Chelsea
"Mantiene un profilo basso e ha i piedi ben piantati per terra, ma non è più il caso che lo faccia: è il nostro Capitan America", diceva Zlatan Ibrahimovic, solo qualche mese fa, di Christian Pulisic. Nel frattempo, al Milan, molto è cambiato: da Paulo Fonseca a Sergio Conceiçao, dal 4-2-3-1 al 3-4-3, dalla Supercoppa conquistata all’eliminazione in Champions, dal nono posto all’obiettivo Coppa Italia. Pulisic, di fatto, sempre una garanzia. Con numeri in crescita e da record. È uno dei tre giocatori della Serie A ad avere preso parte ad almeno 50 gol (31 reti e 19 assist) nelle ultime due stagioni in tutte le competizioni, insieme ad Ademola Lookman (50) e Lautaro Martinez (54). Al Penzo è arrivato il suo 16esimo centro stagionale (10 in campionato): non aveva mai segnato così tanto (l’anno scorso era comunque arrivato a 15) e al momento è il capocannoniere del Milan.
Numeri da centravanti per il 26enne, classificato dalla Lega Serie A come centrocampista: in questo senso, bisogna tornare al 1973 per trovare due centrocampisti rossoneri in doppia cifra in campionato. Allora Alberto Bigon e Gianni Rivera. Ora, Tijjani Reijnders e lo statunitense. Che, di fatto, è un “tuttocampista“. Occupa più ruoli: esterno d’attacco, seconda punta, mezzala. Copre praticamente tutto il campo: al Penzo è stato il rossonero che ha corso più di tutti (11,12 km). E usa entrambi i piedi: si veda per esempio lo stop millimetrico di sinistro, su un lancio da una cinquantina di metri, prima del bis poi annullato a Venezia. Nell’ultima partita ha segnato, portato a termine l’80% dei passaggi, effettuato ben 4 recuperi, guadagnato 3 punizioni. Un tesoro per il Milan: il Chelsea nel 2019 aveva investito 64 milioni per strapparlo al Borussia Dortmund, i rossoneri lo hanno prelevato nel 2023 spendendo circa un terzo. Ora, il valore del nazionale statunitense è tornato quello dei primi tempi a Londra.
In via Aldo Rossi lo sanno bene, tanto che è già pronto un rinnovo del contratto fino al 2029 con ritocco dell’ingaggio per passare da 4 a 5 milioni più bonus. Lontani i tempi dei rigori scippati da Theo Hernandez prima e da Abraham poi a Firenze. Lontano quel "Christian è stanco, gioca troppo" annunciato dal ct degli Stati Uniti, Mauricio Pochettino (anche se in questa stagione è già a quota 52 partite - 45 con il Milan - e ogni tanto un po’ di stanchezza è umana). Lontana anche la voce di un suo presunto scontro con Conceiçao dopo la sconfitta in Champions a Zagabria, smentito dal giocatore. "Non ho mai litigato con il mister e non ho mai chiesto di andare via. Io sto benissimo qui, voglio continuare a vestire questa maglia". E al Milan, con questi numeri, non chiedono altro.
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