ENRICO LEVRINI
Sport

Como conquista la salvezza in Serie A con la quarta vittoria consecutiva

Il Como eguaglia il record del 1951/’52 con una vittoria contro il Genoa, grazie a un gol decisivo di Strefezza.

L’esultanza dei lariani dopo la vittoria che ha certificato la salvezza: ora l’obiettivo è conquistare il decimo posto

L’esultanza dei lariani dopo la vittoria che ha certificato la salvezza: ora l’obiettivo è conquistare il decimo posto

di Enrico LevriniCOMOQuarta vittoria di fila per il Como, che eguaglia il record del 1951/’52 e conquista la salvezza matematica in Serie A. Non è il solito Como dominante, basta un gran gol di Strefezza a portare a casa il risultato contro il Genoa, anche se Butez è quasi inoperoso. Il Como punta ora al decimo posto, un risultato sorprendente, ma costruito nel tempo, anche con un grande mercato a gennaio. Fabregas, oltre a Diao, Sergi e Dossena deve fare a meno all’ultimo di Douvikas, per un problema al piede destro e schiera Cutrone al centro dell’attacco. I sostituti fanno però la differenza: Strefezza e Cutrone, che si gioca la maglia con Diao e Douvikas, sono i fautori del gol della vittoria.

Dopo un inizio di studio, Kasa ci prova da fuori senza convinzione. Il Como risponde con un Ikoné, che fa tutto da solo ed entra in area, ma il suo tiro a giro viene deviato con la punta del piede da Masini. Sul conseguente angolo, battuto da Strefezza, si libera Paz che tira sopra la traversa. Spavento per i lariani al 28’, rinvio di Vojvoda che colpisce sulla schiena un avversario, il rimpallo libera Ahanor in area, ma l’attaccante genoano colpisce il palo a porta spalancata. Molto meglio il Genoa in questa fase della partita: Thorsby segna in contropiede al 33’, ma Arena annulla per fuorigioco. Fabregas rimedia invertendo le fasce, mettendo Strefezza a destra e Ikonè a sinistra, mentre in mezzo Nico Paz fatica.

A inizio ripresa le squadre sembrano adagiarsi, non ci sono scossoni fino al 13’ quando Cutrone cavalca sulla sinistra, serve in profondità Strefezza, che in area di sinistro fredda Leali. La rete dà energia ai lariani, Caqueret sale in cattedra, smista palloni in ogni zona del campo, ma ai lariani manca il colpo del ko. La girandola delle sostituzioni cambia poco i valori in campo: Fadera, poco utilizzato di recente, entra per dimostrare di valere quanto Strefezza, ma non riesce mai ad arrivare alla conclusione. Si finisce con il Sinigaglia in tripudio, fra cori e sciarpe, con il presidente Suwarso entusiasta come un tifoso di curva, per gli obiettivi stagionali raggiunti.

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