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Contro il “caro biglietti“. Rivolta dei tifosi: "Non siamo vacche da mungere»

I tifosi rossoneri protestano contro il caro dei biglietti a San Siro, criticando la società per favorire turisti stranieri e tifosi occasionali.

Milan

I tifosi rossoneri scaldano il clima con bandiere e fumogeni

Niente striscioni, niente cori: i tifosi rossoneri hanno protestato (ancora e soprattutto) contro il caro biglietti. Così, per diversi tratti, si sono sentiti solo i circa 4.000 arrivati dal Belgio al terzo verde. Anche se sul 2-1 quasi tutto lo stadio ha cantato: "Non ti lasceremo mai". Poi, dall’80esimo, come contro l’Udinese, San Siro è tornato una bolgia. Un solo striscione, anche qui come nello scorso weekend: "Forza ragazzi, noi forti sempre". Il colpo d’occhio non è stato quello della classica serata di Champions del passato (o del campionato attuale): 58.649 spettatori, col Liverpool 59.826, con l’Udinese 71.214. Contro i bianconeri la Curva non aveva esposto tutti i propri vessilli dopo il divieto del Gos relativo a Curva Sud Milano, Joker, Vecchia Maniera, Estremi Rimedi. Idem ieri, anche se "ci eravamo promessi di cantare, ma le scelte della società nei confronti dei Milan Club - recita la nota - e il listino prezzi vergognoso di Milan-Napoli (da 69 a 439 euro) e soprattutto di Milan-Juventus (da 99 a 479 euro) ci hanno costretto a fare un passo indietro".

Le scelte della società, per cui i Milan Club avevano già protestato sabato sera, sono spiegate nel comunicato dell’Associazione Italiana Milan Club: "Da una piccola dotazione di biglietti per le partite casalinghe, tagliandi a tariffa “prelazione abbonati” (quindi allo stesso prezzo di tutti gli altri abbonati), per accontentare solo in parte le richieste degli oltre 50.000 iscritti, si è passati dalla partita con la Juventus a una drastica riduzione dei tagliandi e per di più con tariffa “vendita libera”, al pari di qualsiasi tifoso occasionale o peggio ancora al pari degli juventini che riempiranno San Siro. Non siamo vacche da mungere, non serviamo solo a riempire lo stadio quando le partite sono inutili, il museo di Casa Milan o il parcheggio di San Siro con quasi 120 bus ogni volta. Soprattutto non siamo tifosotti da coca cola e pop corn come qualcuno ci vorrebbe".

E ancora: "Non possiamo accettare tutto ciò che questa società sta mettendo in atto. Si predilige il ricco turista straniero o il tifoso occasionale che spende per il Milan una sola volta all’anno, rispetto a chi da anni fa sacrifici. Auspichiamo una rapida inversione di marcia da parte della dirigenza". L.M.

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