GORGONZOLA (Milano)Sì, Giana: puoi continuare a sognare. Anche se il pari ha tutta l’aria della beffa: rigore di Stuckler, poi pari in pieno recupero firmato Florio. Dopo aver lasciato a secco Juventus Next Gen (2-1), Virtus Entella (1-0), Pro Vercelli (3-0), Avellino (3-0) la squadra di Gorgonzola impatta 1-1. Ora, sulla strada della finale, c’è il ritorno mercoledì 12 febbraio, alle ore 20.30, sul campo dei veronesi che, per quanto penultimi in campionato, in Coppa hanno steso Virtus Verona e Trento, prima della corazzata Padova e delle promesse rossonere di Milan Futuro. Si vedrà. Intanto Chiappella può continuare a sognare a occhi aperti: lui che aveva rinunciato alla Serie C, da giocatore, per lavoro. Lui che, da allenatore, ha preso la Giana neoretrocessa tra i dilettanti e l’ha subito riportata tra i professionisti, per poi centrare i playoff l’anno scorso. Diversi cambi rispetto all’ultima formazione che ha battuto nel recupero il Renate. Tornano Ferri in difesa e Stuckler in avanti, mentre a centrocampo sia Nichetti che il jolly Lamesta partono dalla panchina: al loro posto Pinto e Ballabio. Panchina per il neo arrivo Ledonne (Juventus Next Gen), in attesa di un centravanti che sostutuisca Trombetta (Sorrentino della Pianese?), mentre sono indisponibili Colombara e l’“uomo di Coppa“ Montipò (4 gol).
Biancazzurri che caricano subito il nuovo Caldiero di Roberto Bordin (ex ct della Moldavia, ultima esperienza all’Elbasani in Serie A albanese) all’esordio dopo l’esonero di Cristian Soave, che ha portato i veneti prima in Serie D (2019) e poi tra i professionisti (l’anno scorso). Più Giana, dunque, basti pensare all’incrocio dei pali centrato in rovesciata da Alborghetti, sugli sviluppi di un’azione da corner sull’asse De Maria-Stuckler. Apertivo, poi il piatto forte: contatto tra Ballabio e Palamatti in area ospite e per l’arbitro è rigore. Dal dischetto, il 20enne Stuckler non esita e firma il nono, pesantissimo, centro stagionale. Si prosegue sulla stessa falsa riga fino al té e anche nella ripresa. Giana più concreta e incisiva, Caldiero tendenzialmente alle corde. E, alla mezz’ora, l’altro episodio da svolta: entrataccia di Cisse su Pinto e cartellino rosso che lascia i veronesi in dieci uomini. Ma il finale è amarissimo: nel recupero prima Previtali pareggia in conti e si fa cacciare per un fallaccio su Florio, poi lo stesso Florio insacca su punizione: 1-1. E tutto rimandato al ritorno.
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