LUCA MIGNANI
Sport

Da “problema“ a soluzione. Inter, riecco il vero Lautaro

Con lo Sparta Praga arriva il terzo gol in altrettante gare per l’argentino "Alle spalle il periodo buio, ma dobbiamo chiudere prima queste partite".

Con lo Sparta Praga arriva il terzo gol in altrettante gare per l’argentino "Alle spalle il periodo buio, ma dobbiamo chiudere prima queste partite".

Con lo Sparta Praga arriva il terzo gol in altrettante gare per l’argentino "Alle spalle il periodo buio, ma dobbiamo chiudere prima queste partite".

"Lautaro non sarà mai un problema, ma sempre una soluzione: è la nostra guida". Simone Inzaghi dixit: a fine dicembre, ancor prima a metà settembre, pubblicamente. E lo sa da molto, molto di più. Molto è durata anche l’astinenza sotto porta dell’argentino, però: quasi due mesi a fine anno scorso (3 novembre-28 dicembre). Tanto da fargli dire: "È il momento peggiore della mia carriera". Stato d’animo, non dato di fatto: senza andare troppo indietro nel tempo, nel 2024 più due mesi e mezzo senza braccia alzate (28 febbraio-10 maggio).

E il primo gol del campionato in corso è arrivato solo alla sesta giornata, a fine settembre. Fine del tunnel, comunque. Se mai tunnel c’è stato. Perché i numeri dicono molto per un centravanti, ma non raccontano tutto: non del lavoro sodo e sporco alla bisogna, non della leadership, non dell’esempio quotidiano, non dell’attaccamento ai colori, per esempio. E comunque: gol con lo Sparta Praga, gol contro l’Empoli, gol col Bologna, lo score recente. Tre su tre. In Repubblica Ceca è arrivato anche il premio come migliore in campo: "Non abbiamo più spazio", il commento divertito della moglie Agustina. Non solo: 14esima rete in Champions, ossia miglior bomber nerazzurro di tutti i tempi insieme ad Adriano (Mazzola è a 17 nella vecchia Coppa dei Campioni). Nella classifica generale è sesto: 140, a -3 da “Veleno” Lorenzi. Alla faccia dei periodi bui. Comunque, superati: "Il momento senza reti è finito, anche se io cerco sempre di valutare tutto, a 360 gradi. Lavoro ogni giorno per la squadra, poi quando arriva il gol la prestazione è più completa", le parole del 27enne. Mai sazio: "Abbiamo lasciato punti non chiudendo le partite. E nel primo tempo abbiamo concesso qualcosa".

In Champions l’Inter è quarta e ha il salto diretto agli ottavi nelle proprie mani (anche perdendo con un gol di scarto col Monaco, ma poi bisognerebbe aspettare le altre: meglio evitare insomma). In campionato seconda a -3 dal Napoli con una gara da recuperare. Pochi, di fatto, i punti lasciati per strada. E sul concedere: 6 clean sheet su 7 partite in Europa (una rete subita), 18 in totale, ossia come nessuno nei principali campionati continentali. A proposito di difesa: Bisseck è sulla via del rientro ed è atteso in gruppo tra oggi e domani. Correa è recuperato e domenica sarà a disposizione per Lecce. Più indietro invece sia Acerbi che ha comunque lavorato a parte su buoni ritmi ("non è ancora al massimo, ci vuole ancora un po’ di pazienza", le parole di Inzaghi), sia Calhanoglu (seduta personalizzata anche per lui). A proposito di quest’ultimo, il tecnico ha parlato del suo vice, Asllani: "Secondo me sta facendo ottime cose, chiaramente nel suo ruolo ha davanti Calha che conosciamo tutti. Ci può stare sbagliare qualche partita, ma non ha mai mollato. Sta molto bene, è lucido nelle scelte, lo vedo sempre molto concentrato. Deve continuare così". Così come l’Inter: "Mercato? Questi giocatori per me sono bravissimi e mi danno grandissima disponibilità. Il mio augurio è recuperare in fretta tutti. Dobbiamo continuare a fare quello che stiamo facendo, in Champions League come in campionato".

Continua a leggere tutte le notizie di sport su