"Lautaro non sarà mai un problema, ma sempre una soluzione: è la nostra guida". Simone Inzaghi dixit: a fine dicembre, ancor prima a metà settembre, pubblicamente. E lo sa da molto, molto di più. Molto è durata anche l’astinenza sotto porta dell’argentino, però: quasi due mesi a fine anno scorso (3 novembre-28 dicembre). Tanto da fargli dire: "È il momento peggiore della mia carriera". Stato d’animo, non dato di fatto: senza andare troppo indietro nel tempo, nel 2024 più due mesi e mezzo senza braccia alzate (28 febbraio-10 maggio).
E il primo gol del campionato in corso è arrivato solo alla sesta giornata, a fine settembre. Fine del tunnel, comunque. Se mai tunnel c’è stato. Perché i numeri dicono molto per un centravanti, ma non raccontano tutto: non del lavoro sodo e sporco alla bisogna, non della leadership, non dell’esempio quotidiano, non dell’attaccamento ai colori, per esempio. E comunque: gol con lo Sparta Praga, gol contro l’Empoli, gol col Bologna, lo score recente. Tre su tre. In Repubblica Ceca è arrivato anche il premio come migliore in campo: "Non abbiamo più spazio", il commento divertito della moglie Agustina. Non solo: 14esima rete in Champions, ossia miglior bomber nerazzurro di tutti i tempi insieme ad Adriano (Mazzola è a 17 nella vecchia Coppa dei Campioni). Nella classifica generale è sesto: 140, a -3 da “Veleno” Lorenzi. Alla faccia dei periodi bui. Comunque, superati: "Il momento senza reti è finito, anche se io cerco sempre di valutare tutto, a 360 gradi. Lavoro ogni giorno per la squadra, poi quando arriva il gol la prestazione è più completa", le parole del 27enne. Mai sazio: "Abbiamo lasciato punti non chiudendo le partite. E nel primo tempo abbiamo concesso qualcosa".
In Champions l’Inter è quarta e ha il salto diretto agli ottavi nelle proprie mani (anche perdendo con un gol di scarto col Monaco, ma poi bisognerebbe aspettare le altre: meglio evitare insomma). In campionato seconda a -3 dal Napoli con una gara da recuperare. Pochi, di fatto, i punti lasciati per strada. E sul concedere: 6 clean sheet su 7 partite in Europa (una rete subita), 18 in totale, ossia come nessuno nei principali campionati continentali. A proposito di difesa: Bisseck è sulla via del rientro ed è atteso in gruppo tra oggi e domani. Correa è recuperato e domenica sarà a disposizione per Lecce. Più indietro invece sia Acerbi che ha comunque lavorato a parte su buoni ritmi ("non è ancora al massimo, ci vuole ancora un po’ di pazienza", le parole di Inzaghi), sia Calhanoglu (seduta personalizzata anche per lui). A proposito di quest’ultimo, il tecnico ha parlato del suo vice, Asllani: "Secondo me sta facendo ottime cose, chiaramente nel suo ruolo ha davanti Calha che conosciamo tutti. Ci può stare sbagliare qualche partita, ma non ha mai mollato. Sta molto bene, è lucido nelle scelte, lo vedo sempre molto concentrato. Deve continuare così". Così come l’Inter: "Mercato? Questi giocatori per me sono bravissimi e mi danno grandissima disponibilità. Il mio augurio è recuperare in fretta tutti. Dobbiamo continuare a fare quello che stiamo facendo, in Champions League come in campionato".
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