![Nervi tesi per il rigore-beffa nel match di andata degli ottavi di finale di Champions Il capitano fa autocritica: «Comunque la nostra prestazione non è stata di alto livello» Nervi tesi per il rigore-beffa nel match di andata degli ottavi di finale di Champions Il capitano fa autocritica: «Comunque la nostra prestazione non è stata di alto livello»](https://www.ilgiorno.it/image-service/view/acePublic/alias/contentid/MWJmMzRkYTktYTY1Yy00/0/dal-cagliari-alla-champions-dea-calma-e-sangue-freddo.webp?f=16%3A9&q=1&w=1280)
Nervi tesi per il rigore-beffa nel match di andata degli ottavi di finale di Champions Il capitano fa autocritica: «Comunque la nostra prestazione non è stata di alto livello»
L’Atalanta è già ripartita dopo l’incredibile sconfitta di Bruges. La squadra nerazzurra ieri mattina è tornata subito al lavoro al centro sportivo di Zingonia, per cominciare a preparare la partita casalinga di domani contro il Cagliari. La rabbia accumulata nella notte da incubo al Breydel ora deve diventare energia per le due ravvicinate gare in casa: domani i sardi, martedì il ritorno contro il Bruges. Due partite da vincere per inseguire due traguardi diversi: la corsa scudetto e gli ottavi di finale di Champions. "La nostra rabbia, per quel rigore che non esiste, dobbiamo portarla in campo martedì. Dobbiamo crederci e andare forte", ha sibilato il capitano Marten De Roon, appena smaltita la furia per il rigore regalato al Bruges dall’arbitro turco Meler nel terzo minuto di recupero, quando il pareggio sembrava ormai sicuro. Pareggio che peraltro andava stretto alla Dea che nella ripresa aveva costruito quattro nitide occasioni da gol non finalizzate. La squadra di Gasperini ha sofferto il pressing dei belgi nella prima mezz’ora del primo tempo e nei primi quindici minuti della ripresa. Non capita spesso, non era successo nemmeno contro il Real Madrid e il Barcellona. È successo contro il Bruges che ha studiato e memorizzato il gioco atalantino e lo ha riproposto a modo suo, seppur con meno talento, come dimostrato dall’1-1 del 93’: la formazione belga ha spinto al massimo, ma senza quel rigore non sarebbe andata oltre il pareggio.
Ora tocca all’Atalanta ribaltare il confronto proprio con il talento: martedì tornerà Lookman, lo stoccatore delle notti europee, quattro gol in questa Champions e il rimpianto di non averlo avuto a Barcellona, dove il 2-2 è andato stretto ai nerazzurri, e nelle Fiandre. Il ragazzo di casa, De Ketelaere, ha sofferto un po’ l’emozione del ritorno davanti al suo vecchio pubblico, nella sua città. Senza Lookman, con un CDK frenato, si è ingrippato pure il bomber Retegui. Ora serviranno due gol per ribaltare il Bruges, ma al Gewiss l’Atalanta è strafavorita.
Rabbia e voglia di rivalsa spingeranno martedì la Dea in Champions, ma prima c’è il Cagliari, per un’altra partita da vincere per restare in scia a Napoli e Inter, e provare ad accorciare le distanze in un turno sulla carta favorevole ai bergamaschi. Domani non ci sarà turnover, Gasperini vuole i tre punti. Al Bruges si penserà solo da domenica. Ma servirà qualcosa di più rispetto alla gara d’andata, come ha sottolineato lo stesso De Roon: "A Bruges la nostra prestazione non è stata di alto livello. Siamo stati in difficoltà perché di solito siamo più aggressivi degli avversari e riusciamo a metterli sotto, ma stavolta non siamo stati in grado di farlo. Dobbiamo essere in grado di cambiare marcia e trovare altre soluzioni. Poi la rabbia dell’ultimo minuto la dobbiamo portare in campo martedì".
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