
L'ex sciatrice alpina e campionessa olimpica Deborah Compagnoni
Bormio (Sondrio), 16 marzo 2025 – Dopo il trionfo nel SuperG di La Thuile e prima di partire per l’Idaho, negli Stati Uniti, dove giovedì prossimo ci sarà la prima prova verso la discesa delle finali di Coppa del Mondo, Federica Brignone si è concessa qualche ora di relax insieme alla sua gente e ai suoi fan presenti nella località valdostana. Non solo, stasera sarà ospite a ‘Che tempo che fa’, programma condotto da Fabio Fazio sul canale Nove. Con lei ci sarà Deborah Compagnoni, una delle sciatrici italiane più vincenti ed amate di sempre. Un modo per celebrare i trionfi dello sci azzurro verso la conclusione di un’altra stagione magica.
Dopo quasi vent’anni dedicati quasi esclusivamente allo sci tra allenamenti e gare, Compagnoni ne ha passati altri venti occupandosi a tempo pieno della famiglia, in particolare dei suoi tre figli. E ora che i piccoli di casa sono cresciuti, arriva una sorta di ‘terzo tempo’, nel quale la sportiva ha scelto di dedicarsi a progetti benefici e di tutela dell’ambiente. Anche sulla scena pubblica, perché in qualità di Ambassador dell’Olimpiade e Paralimpiade invernale di Milano-Cortina 2026 si occuperà di dare molta attenzione alla promozione della sostenibilità ambientale, a cui lei tiene molto.
Deborah Compagnoni
Deborah Compagnoni è nata a Bormio nel 1970, ma è cresciuta a Santa Caterina Valfurva, insieme ai genitori Giorgio e Adele, e i fratelli Juri (maggiore di un anno) e Jacopo (più piccolo di 12 anni). Il padre era istruttore nella scuola di sci del Parco dello Stelvio e grazie a lui la piccola Deborah si è ritrovata sugli sci ad appena due anni e mezzo. Ha frequentato il liceo linguistico, ma non è riuscita a finirlo perché l’impegno dello sport era diventato sempre maggiore. Quando tornava dalle gare, però, dava una mano ai suoi genitori nel loro albergo a conduzione familiare. Oggi vive tra Treviso e le località montane che tanto ama, dalla “sua” Santa Caterina Valfurva a Cortina.
La carriera
Deborah ha debuttato a livello internazionale a 16 anni e oggi è considerata una grande sciatrice, prima atleta ad aver vinto una medaglia d'oro in tre diverse edizioni dei Giochi olimpici invernali nella storia dello sci alpino. Nonostante alcuni gravi infortuni subiti in carriera, è stata tra le più vittoriose sciatrici alpine italiane: nel suo palmarès figurano tra l'altro sedici vittorie in Coppa del Mondo, tre medaglie d'oro olimpiche e tre medaglie d'oro iridate. Ha conquistato anche una Coppa del Mondo di slalom gigante.
È stata Alfiere della rappresentativa italiana durante la cerimonia di apertura dei XVII Giochi olimpici invernali di Lillehammer 1994. Dal 2021 ha deciso di mettere a disposizione la sua grande esperienza negli sport invernali a favore dei prossimi Giochi Olimpici in Italia ricoprendo il ruolo di Ambassador delle Olimpiadi e Paralimpiadi Milano-Cortina 2026.

L’omaggio
Le sono state intitolate una pista da sci nel suo paese natale, Santa Caterina Valfurva in Valtellina, un tratto del lungomare di Jesolo e un aereo di un’importante Compagnia aerea.
Lo stile di vita
Deborah conduce uno stile di vita sano e attivo ed è da sempre impegnata nel sociale con la sua Associazione “Sciare per la Vita” ODV (Organizzazione di Volontariato), costituita a Bormio nel 2002, che si occupa di raccolta fondi per sostenere la cura e la ricerca sulle malattie ematologiche e oncologiche infantili. Porta avanti anche progetti che hanno a cuore l’ambiente. Nel suo ruolo di Ambassador della Fondazione Milano-Cortina 2026 per le Olimpiadi e Paralimpiadi, ha detto che presterà particolare attenzione alla sostenibilità ambientale.
Il libro
“Il mio cuore resta lì, tra quelle montagne che hanno plasmato non solo la mia infanzia, ma la persona che sono diventata”. Sono le parole di Deborah Compagnoni che ha impresso nel libro ‘Una ragazza di Montagna, Storie di un’infanzia felice tra nevi, prati e avventure’, edito da Rizzoli. Una raccolta di racconti che parlano di un’infanzia vissuta a contatto con la natura, dove poter sperimentare, apprendere e affrontare un periodo della vita che è culla di talenti e passioni. L’infanzia di Deborah in Valtellina a Santa Caterina di Valfurva, un paese con meno di cinquecento abitanti immerso nelle splendide montagne del gruppo Ortles Cevedale, ha forgiato lo spirito avventuroso e curioso di una bambina che ha potuto crescere libera di sperimentare, sbagliare, rialzarsi, e costruire così il carattere di una campionessa.
La tragedia del fratello Jacopo
Jacopo Compagnoni, fratello minore della campionessa, è purtroppo scomparso il 16 dicembre 2021, a soli 40 anni. Era maestro di sci, guida alpina e maestro di alpinismo. È morto travolto da una valanga mentre stava facendo un’escursione nella zona del Monte Sobretta in Alta Valtellina, insieme a un amico. Ha lasciato a Santa Caterina la compagna e due bambine, Virginia e Carolina.
“La perdita di un fratello è un dolore straziante, lo è ancora di più per un fratello speciale com’era per me Jacopo. Un papà e un marito meraviglioso”, aveva detto Deborah in ricordo di Jacopo subito dopo la tragedia. E ancora: “Voglio ricordarlo sempre con il suo sorriso quando rientrava soddisfatto a casa dalle sue escursioni estive o invernali, abbracciando forte le sue adorate bimbe. Sono sicura che la sua anima resterà nelle sue montagne ad aspettarmi ogni volta che sentirò la sua mancanza”.
L’ex marito e i figli
Deborah Compagnoni è stata sposata per 13 anni con l’imprenditore Alessandro Benetton. I due si sono separati a gennaio 2021. Insieme hanno avuto tre figli: Tobias, Agnese e Luce. I primi due sono negli Usa a studiare, la terza a Treviso.
Il compagno
Dal 2023, Deborah ha un nuovo compagno, Michele Barbiero, guida alpina bellunese. “L'amore che arriva da grandi è diverso. Ci sono meno farfalle nello stomaco, più contenuti. Michele mi ha fatto scoprire cose nuove, permettendomi di tornare allo stile di vita di quando ero bambina. Senza postare nulla sui social. La mia condivisione non passa dall’esibizione. Le regole non mi sono mai piaciute ma certi valori sono fondamentali. L’amore adulto consiste nell’allineamento tra età e radici comuni. Ha meno aspettative e tumulti però si poggia su un equilibrio più stabile”, ha raccontato l’ex sciatrice in un’intervista al Corriere della Sera.