LUCA MIGNANI
Sport

Derby Milan-Inter: Semifinale di Coppa Italia 2024-2025 a San Siro

Quinto derby stagionale tra Milan e Inter, stasera a San Siro per la semifinale di ritorno di Coppa Italia.

Quinto derby stagionale tra Milan e Inter, stasera a San Siro per la semifinale di ritorno di Coppa Italia.

Quinto derby stagionale tra Milan e Inter, stasera a San Siro per la semifinale di ritorno di Coppa Italia.

Sapessi com’è strano sentirsi innamorati a Milano. E darsi (ancora) appuntamenti. Tra rose e spine. Quinto derby, mai successo prima, targato 2024-2025. Questa sera, alle 21, si va verso l’ennesimo “sold out“ per la semifinale di ritorno di Coppa Italia. Da una parte, naturale conseguenza per due squadre che in campionato hanno la più alta media spettatori di tutti: oltre 70mila (per il Milan, oltre 71mila). Dall’altra, dato rilevante: il derby dell’andata, con 67.595 persone a San Siro, era stato il nono con meno pubblico della storia, anche se oltre 6 milioni lo avevano seguito alla tv.

Derby atipico, come di recente, sugli spalti: niente coreografie per il divieto della Digos, una conseguenza dell’inchiesta "Doppia Curva". E proteste sia da una parte che dall’altra. Lato Inter, iniziata a fine marzo: "Silenzio di protesta durante i primi 20 minuti di ogni incontro", motivato da "repressione e divieti folli", come "esporre qualsiasi tipo di striscione", oltre al "vergognoso aumento dei prezzi dei biglietti". Per questa sera, tagliandi a partire da 29 euro (terzo anello verde) fino a 220 euro (primo anello rosso). Lato Milan, la contestazione va avanti da mesi. Niente bandiere nella Sud, ad eccezione di quella con la data di fondazione (16 dicembre 1899) ed il nome del fondatore Herbert Kilpin. Niente striscioni, nemmeno l’ultimo e unico che veniva esposto fino a poco tempo fa ("Solo per la maglia"). E il coro "Cardinale, devi vendere, vattene" che è ormai un classico in casa e fuori, anche se all’andata era stato sospeso.

Nel mirino il proprietario di RebBird, accusato anche di non farsi vedere a Milano dallo scorso settembre, e la gestione di una società che, in questi giorni, è ancora a caccia del nuovo ds. In agenda, per l’ad Giorgio Furlani, un nuovo incontro con Igli Tare, dopo quello romano. In lista, tuttavia, ci sarebbe ancora anche l’atalantino Tony D’Amico, legato però alla Dea da un contratto in scadenza soltanto a giugno 2027. Scelta che potrebbe depotenziare Zlatan Ibrahimovic, tornato di recente al fianco della squadra. Momento delicatissimo per il Diavolo che, quanto meno, in stagione è riuscito a spezzare la maledizione dei sei derby consecutivi persi da Pioli. In campionato successo targato Fonseca (2-1), a Riad la Supercoppa firmata Conceiçao (3-2). Poi, due pareggi, in Serie A (1-1) e in Coppa Italia (1-1). Questa sera c’è in ballo la finale (in caso di parità, supplementari ed eventuali rigori): per l’Inter significherebbe continuare a inseguire il sogno triplete, per il Milan l’ultima spiaggia per staccare un biglietto almeno per l’Europa League.

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