Sega di Ala (Verona) - L'arrivo inedito di Sega di Ala dà una forte scossa alla classifica generale del Giro d'Italia. Va in crisi persino il colombiano Egan Bernal, la maglia rosa, che sembrava pronto a vincere la corsa in carrozza e invece chiude accasciato sul manubrio. A vincere la frazione, segnata anche da una maxi-caduta, è l'irlandese Daniel Martin, ma l'atleta di classifica a uscire rinforzato dalla giornata di oggi è il britannico Simon Yeats, che chiude al terzo posto e rosicchia quasi un minuto su Bernal.
Saltano anche Carthy e Vlasov, che scivolano in classifica, tiene invece Damiano Caruso, che sale al secondo posto. Il Giro comunque non può dirsi concluso. Al termine della tappa Bernal ha indossato per la nona giornata la maglia rosa, ben sapendo però che ora la dovrà difendere con le unghie. Sono ancora molte, infatti, le insidie fino alla conclusione della corsa, prevista per domenica sul traguardo di Milano.
La cronaca della giornata
Il corridore irlandese della Israel Start-Up Nation ha tagliato il traguardo in solitaria, staccando i compagni di fuga sull'ascesa finale, 11,2 chilometri al 9.8% di pendenza media con punte del 17%, precedendo di 12 secondi il portoghese Joao Almeida e di 29" il britannico Simon Yates. Egan Bernal ha conservato la maglia rosa ma ha mostrato le prime crepe: il colombiano è andato in crisi negli ultimi tre chilometri dell'ascesa finale ed è arrivato al traguardo con Damiano Caruso a meno di un minuto da Yates.
Altra giornata storta per Remco Evenepoel, caduto nella discesa successiva al Passo di San Valentino. Il belga della Decuninck Quick-Step è ripartito dopo essere stato medicato a un braccio. Nell'incidente coinvolti anche i Vincenzo Nibali e Giulio Ciccone, con l'abruzzese che è riuscito a rientrare sul gruppo maglia rosa per poi staccarsi all'inizio dell'ascesa finale. Ciccone ora è decimo nella classifica generale, ma ha chiuso in soffrenza, per il colpo subiti alla schiena. Domani è in programma la diciottesima tappa, la Rovereto-Stradella di 231 chilometri, ultima chiamata per i velocisti ancora in corsa.