ALESSANDRO STELLA
Sport

Gli intramontabili del pallone. Ferreira Pinto, 700 volte eterno. Jeda col club degli “influencer“

Adriano Ferreira Pinto e Jeda Capucho Neves: due ex calciatori brasiliani con carriere di successo in Serie A, ora protagonisti nelle categorie minori lombarde. Un esempio di passione e dedizione che va oltre i 45 anni.

Ferreira Pinto, 700 volte eterno. Jeda col club degli “influencer“

Adriano Ferreira Pinto mentre riceve il premio per le 700 presenze in carriera

L’amore per il pallone che va oltre i 45 anni di età. La voglia di stare in campo a costo di giocare nelle categorie minori, dopo aver calcato i palcoscenici della massima serie. La capacità di essere sempre un esempio anche quando magari gli stimoli possono calare. E infine, la scelta della Lombardia come sede del loro finale di carriera. Questi sono alcuni dei fattori che accomunano Adriano Ferreira Pinto e Jeda Capucho Neves. Brasiliani con cittadinanza italiana, nati nel 1979 e con un trascorso importante in Serie A. Curiosità ulteriore: Pinto e Jeda hanno iniziato la carriera nell’Uniao Sao Joao, società brasiliana con un passato nella massima categoria del paese, a cavallo tra il 1999 e il 2000 anno in cui giocarono insieme. Poi l’arrivo in Italia prima e in Lombardia poi, da dove non se ne sono più andati.

Ferreira Pinto, centrocampista ma all’occorrenza anche ala destra capace di unire grande corsa alla qualità di palleggio, ha iniziato a giocare in Lombardia nel 2006 con la maglia dell’Atalanta. Con la Dea cinque stagioni in A e una in B, 146 presenze e 14 gol. Dopo l’Atalanta, una breve parentesi tra Varese e Lecce. Poi nel 2014 il ritorno nell’amata Bergamo stavolta con il Ponte San Pietro, ripartendo dalla Serie D. Da undici stagioni Pinto non ha più cambiato squadra ed è diventato leader e bandiera del Ponte. Lo scorso weekend, in occasione della gara tra Ponte San Pietro e Casati Arcore, ha raggiunto 700 presenze nell’intera carriera segnando anche il gol su rigore del definitivo 1-1. "Sono felicissimo per questo traguardo, lo dedico alla mia famiglia, ai miei figli e aLle persone che mi danno forza e sostegno in questa avventura. Tra Serie A ed Eccellenza non c’è differenza per me, l’emozione è la stessa. Io rappresento questa società da 11 anni e ho il dovere ogni volta di onorare la maglia e di insegnare ai giovani che bisogna sempre dare il massimo", ha spiegato Pinto.

Jeda, classico trequartista “brasileiro“, invece in Serie A ha brillato tra Cagliari, Lecce e Novara. In Lombardia è sbarcato prima per un anno nel 2013 -in Serie C2 con la Pergolettese- e poi è tornato nel 2016 tra Serie D, Eccellenza e Promozione vestendo le maglie di Seregno, Vimercatese e Muggiò. Qui nel 2020 ha annunciato il ritiro dal calcio. Ma a maggio di quest’anno ecco il ritorno in campo con la Zeta Milano, il neonato club lombardo noto come “la squadra social“. La Zeta è un’idea dell’influencer “Zw Jackson“, che ha fondato il club decidendo di partire dalla terza categoria ma con un progetto molto ambizioso e con un budget decisamente superiore a quello delle altre compagini di categoria. Jeda, è diventato subito uomo immagine, capitano e leader assoluto della Zeta Milano, con cui ha toccato e superato le 550 presenze totali in carriera. Il brasiliano è ripartito senza problemi dalla categoria più bassa, collezionando già 5 gol in 7 gare: "Questo non è solo un esperimento social, ma un progetto serio a cui io provo a contribuire utilizzando la mia immagine per trasmettere messaggi positivi".

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