Una cerimonia solenne e ricca di emozione ha segnato una tappa memorabile nell’anno del 125° anniversario dalla fondazione del Milan. Ieri mattina, alla presenza del presidente del club rossonero Paolo Scaroni e del sindaco di Milano Giuseppe Sala, sono state trasferite le spoglie di Herbert Kilpin, il leggendario fondatore del club, in un luogo che rispecchia appieno la sua grandezza: il Famedio del Cimitero Monumentale di Milano. Un atto di profonda riconoscenza nei confronti per colui che, nel 1899, assieme al concittadino Alfred Edwards, diede vita alla squadra rossonera (rosso come il fuoco e il nero della competizione), per poi diventare il primo allenatore e capitano. A rendere omaggio a questo straordinario pioniere è stata la bisnipote Helen, testimonianza viva di un legame che ha attraversato più di un secolo.
Kilpin si ritirò dal calcio nel 1908 e morì l’22 ottobre 1916. Fu sepolto al Cimitero Maggiore di Milano, in una fossa situata in un campo riservato ai “non cattolici”, in quanto anglicano. Verso la fine del 1999, le sue ossa vennero traslate in una nuova e più visibile celletta al Cimitero Monumentale. Accanto al suo nome, venne iscritta anche la memoria di Giorgio Muggiani, ideatore e fondatore dell’Inter, la principale squadra milanese rivale del Milan. Nel 2019, a 120 anni dalla fondazione del Milan, il Comune di Milano ha dedicato una rotatoria proprio di fronte alla sede rossonera, Casa Milan, in zona Portello.
Alla cerimonia di ieri mattina ha preso parte un ristretto gruppo di tifosi rossoneri, insieme all’ex giocatore del Milan Daniele Massaro, attualmente membro del direttivo del club. Un momento particolarmente toccante è stato vissuto dal presidente Paolo Scaroni, visibilmente emozionato, che ha sottolineato l’importanza di aver trasferito le spoglie di Herbert Kilpin in un luogo così simbolico e sacro come il Famedio. Un luogo che accoglie, accanto a Kilpin, altre leggende che hanno reso grande la città e l’Italia, da Manzoni a Verdi, da Meazza a Jannacci, fino all’ex sindaco Aldo Aniasi. "Sono tutte persone che hanno fatto l’Italia - ha affermato Scaroni, includendo Kilpin tra coloro che, con il Milan, hanno contribuito a scrivere una delle storie più rilevanti dello sport e della cultura nazionale. "Con i suoi 500 milioni di tifosi in tutto il mondo - ha aggiunto il presidente - il Milan continua a portare lustro non solo alla città di Milano, ma all’intero paese. Vogliamo celebrare chi ha dato inizio alla nostra storia, scrivendo le primissime pagine della leggenda del Milan, e con esse la storia del calcio italiano ed europeo".
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