
Zlatan Ibrahimovic, potrebbe tornare al Milan
Milano, 30 ottobre 2018 - Squadra che vince non si cambia. Anche se va contro il proprio credo calcistico. Manda giù bocconi agrodolci Rino Gattuso, ma sa che in questo momento il suo Milan non può prescindere da due elementi cardine: Patrick Cutrone e il 4-4-2. Un Milan che si prepara al recupero di domani contro il Genoa (ore 20.30, San Siro), sfida della prima giornata di campionato che non si era giocata a suo tempo per rispetto delle vittime del crollo del Ponte Morandi. Un match che, se vinto, permetterebbe ai rossoneri di arrivare veramente a ridosso della zona Champions: «Una gara da vincere - ha ammesso Ignazio Abate - sarà difficilissima ma siamo lì ed il nostro obiettivo è ben fisso, migliorarci ed andare in Champions. Il Milan, ad aprile, lo immagino che lotta per un posto per la prossima Champions League». Ma per raggiungere quest’obiettivo, se si vuole proseguire con il 4-4-2, un rinforzo in attacco è imprescindibile: dato per scontato che Gattuso cercherà di valorizzare Castillejo come falso nueve, torna d’impatto l’ipotesi Ibrahimovic: Raiola ne ha parlato con Leonardo in via informale l’altro giorno, quando si sono incontrati per discutere il rinnovo di contratto di Bonaventura.
Ma anche i Los Angeles Galaxy ci hanno messo del loro: perché terminata la regular season della MLS, la formazione californiana per un solo punto ha mancato la qualificazione ai playoff. E questo potrebbe aver messo la definitiva parola fine all’avventura americana di Ibrahimovic, che chiude il campionato con 22 reti in 27 partite. Meglio di lui solamente Josef Martinez, autore di 30 reti. Non male, per un 37enne pronto al ritorno nel grande calcio europeo. I numeri, a volte, possono essere solo emblema di un’insieme di avvenimenti ma mai come in questo momento rappresentano la fisionomia di quella che è la formazione rossonera: perché questa squadra non può prescindere da una coppia, quella formata da Cutrone e Higuain, che all’inizio della stagione non era nella testa né del tecnico, né della società, che con la vendita di André Silva, Kalinic e Bacca aveva lanciato un segnale forte e deciso. Ad oggi forse errato, anche se sul futuro di questo 4-4-2 permane sempre un grosso punto di domanda, che riguarda la volontà di Gattuso di tornare prima o poi al suo 4-3-3. Higuain e Cutrone: schierati insieme per la prima volta dall’inizio hanno risposto con un gol a testa, un assist (Patrick per il Pipita) e un’ottima intesa. Che permette alla coppia di mantenere una media da favola, con un gol ogni 35 minuti giocati.
E che numeri per il giovane Cutrone: quello contro la Sampdoria è stato il gol numero 23 in 56 presenze con la maglia del Milan. Con una media davvero incredibile, cioè una rete ogni 127’. E di indizi sulla bontà della coppia ce ne sono stati parecchi finora: il primo il 31 agosto scorso, quando l’ingresso di Cutrone per Bonaventura permise ai rossoneri di battere la Roma proprio con un suo gol nei minuti finali. E poi in Europa League, dove l’ingresso del 63 rossonero e il passaggio dal 4-3-3 al 4-4-2 aveva ribaltato la partita con l’Olympiacos, passando da 0-1 a 3-1. Un 4-4-2 che funziona perché mette anche in risalto tutte le capacità di Suso. Con la pennellata mancina sulla testa di Cutrone, lo spagnolo ha messo in bacheca il suo assist numero sette in stagione. Il miglior assist man dei top cinque campionati.