Il caso. Tesserato punito per atti osceni. Il Carpenedolo prende posizione

"Vero, si abbassava i pantaloni ma senza mostrare nulla di quanto dichiarato a referto. Gesto che noi condanniamo".

Tesserato punito per atti osceni. Il Carpenedolo prende posizione

Le maxi-squalifiche sono diventate purtroppo un’abitudine nei nostri campionati dilettantistici

Dopo la “rumorosa“ e chiacchierata squalifica per quattro mesi di un proprio tesserato accusato di atti osceni sul campo di gioco nel match contro il Città di Albino, il FC Carpenedolo, società di Eccellenza, ha preso posizione con un comunicato ufficiale. Senza smentire il gesto (comunque censurabile) nella sostanza. Ma negandolo nella forma e contestando parte del referto. "Abbiamo ricevuto il comunicato federale che infligge una squalifica fino al 26/02/2025 verso un nostro dirigente perché, come si cita testualmente, “dopo il termine della gara si abbassava i pantaloni e mostrava le terga ai giocatori avversari facendo chiari gesti provocatori con le mani disattendendo quindi il proprio dovere di educatore”. Premettendo che ci dissociamo da gesti diseducativi che possono essere lesivi all’immagine del Fc Carpenedolo, crediamo però sia corretto entrare nel dettaglio di quanto accaduto. Abbiamo immagini nitide che documentano quanto effettivamente successo, peccato che nel 2024 non ci sia consentito da regolamento fornirle agli enti di giustizia sportiva... Finita la gara, effettuando comunque un gesto fuori dalle righe che prontamente condanniamo, il nostro dirigente abbassava i pantaloni senza mostrare nulla di quanto dichiarato a referto, bensì mostrando l’intimo sotto la tuta di rappresentanza senza altresì compiere chiari gesti provocatori con le mani. Non sicuramente un gesto di grande stile, che condanniamo perché non andava fatto a prescindere, ma ben diverso da quanto viene scritto agli atti. Tanto è vero che la maggior parte dei giocatori della squadra avversaria proseguivano verso gli spogliatoi e lo stesso dirigente veniva prontamente redarguito dal nostro staff presente in quel momento nel rettangolo di gioco. Ora, senza dare lezioni a nessuno, ci preme anche ricordare che ogni domenica assistiamo a reiterati atteggiamenti ampiamente diseducativi in tutti i campi come bestemmie che non vengono quasi mai punite come si dovrebbe. Non siamo assolutamente immuni a squalifiche che siamo pronti a pagare ma crediamo che prendere quattro mesi di squalifica per quanto realmente accaduto non serva come insegnamento per il futuro perché riteniamo sia corretto intervenire verso atteggiamenti diseducativi ma con un metro di giudizio consono, realistico, ma soprattutto che porti con sé non solo un atteggiamento meramente inquisitorio ma che al contrario sia di buon senso. Attenzione, buon senso da entrambe le parti che questo sia ben chiaro. Ci siamo sempre assunti le nostre responsabilità rispetto a quanto succede sui campi di gioco, cerchiamo tutti di dire e fare il bene del nostro movimento". Dopo l’avvertimento formale di "diffida verso la divulgazione di notizie non veritiere", lachiosa finale: "A tutto il resto ci penseremo noi come quando le terne arbitrali ci chiedono informalmente (sia mai che qualcuno venga a saperlo…) i filmati delle registrazioni delle partite da loro arbitrate". R.S.

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