Nitti
Merita di essere approfondita la conoscenza del settore giovanile del Como, una delle società più interessanti per risultati ottenuti grazie ad un rapidissimo sviluppo del club che ha portato la prima squadra dalla D alla serie A nel giro di sei anni. Investimenti sui campioni, vero, ma anche grande attenzione per il vivaio, come fa capire Davide Facchin, direttore sportivo della U17 e della Primavera del Como 1907. Questo perché Giancarlo Centi, responsabile settore giovanile, senza grandi spese, ha svolto un lavoro eccellente nel territorio ricercando giovani talenti da far crescere. Negli ultimi 2 anni il Como ha portato al primo contratto da professionisti 5 giocatori provenienti dall’Accademy, per la quale è in corso un progetto di ristrutturazione profonda, partendo da U19 e U17 (che quest’anno si allenano e giocano presso il centro sportivo della Caronnese con la quale è stato raggiunto un accordo di collaborazione).
Con l’avvento di Cesc Fabregas il club è stato catapultato in un’altra dimensione. Lui ha portato a ragionare per filosofia e identità più che per risultati. La concezione dello spagnolo è chiara, un calcio di dominio e propositivo. Quello che viene chiesto a tutti i tecnici della filiera è di allinearsi non tanto ai moduli o agli schemi, ma alla volontà di voler dominare il gioco.
Il club oggi ha messo a capo dello sviluppo dei calciatori Osian Roberts, proprio per dare un’impronta a tutta la struttura che va dalla prima squadra fino all’attività di base. Quest’anno la U19 ha l’obiettivo di competere per salire in Primavera 1 (è prima nel “Primavera“ 2). L’unico criterio di scelta che i tecnici e dirigenti del Como 1907 seguono, oltre alle caratteristiche tecnico-tattiche, è che i giocatori abbiano le qualità per ambire a giocare in prima squadra. Il Como tende a curare ogni dettaglio dentro e fuori dal campo, mettendo a disposizione vari servizi logistici e di supporto (tecnici, analisti, preparatori, driver, psicologi, nutrizionisti e uno staff medico di prim’ordine con dottori, fisioterapisti e un preparatore che si occupa della riabilitazione degli infortunati). Insomma si punta sui giovani per scoprire altri Nico Paz guardando nei dintorni del lago e non solo...
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