MATTIA TODISCO
Sport

Il nuovo acquisto è in casa. L’Inter si tiene Frattesi. Sì del centrocampista: vuol restare in nerazzurro

Gol e rigore procurato per il nazionale azzurro al ritorno da titolare a Lecce. Nessuna offerta da 45 milioni sul tavolo e poche alternative sul mercato. Così club e calciatore rinviano i discorsi di cessione alla prossima estate.

Gol e rigore procurato per il nazionale azzurro al ritorno da titolare a Lecce. Nessuna offerta da 45 milioni sul tavolo e poche alternative sul mercato. Così club e calciatore rinviano i discorsi di cessione alla prossima estate.

Gol e rigore procurato per il nazionale azzurro al ritorno da titolare a Lecce. Nessuna offerta da 45 milioni sul tavolo e poche alternative sul mercato. Così club e calciatore rinviano i discorsi di cessione alla prossima estate.

Se la nazionale è il premio per ciò che si fa nei club, Davide Frattesi è l’eccezione. Un titolare azzurro, da un lato. Un rincalzo, pur di lusso, all’Inter. Il centrocampo a disposizione di Inzaghi è talmente forte che persino un giocatore pagato al Sassuolo 33 milioni di euro, strappato a una concorrenza folta e accreditata, da un anno e mezzo è indietro nelle gerarchie. Non trova spazio al posto di Barella e Mkhitaryan, non ha le caratteristiche per fare il regista al posto di Calhanoglu. E quindi aspetta, sfrutta quasi sempre l’occasione (è il centrocampista con meno minutaggio tra quelli che hanno segnato dieci gol nelle ultime due stagioni in A) eppure non ne guadagna in termini di spazio.

Sulle dichiarazioni, Frattesi è irreprensibile. Ha sempre detto di trovarsi bene all’Inter, persino domenica dopo uno dei rari post-partita in cui, da grande protagonista della gara di Lecce, si è trovato a rispondere alle domande dei cronisti. Dopo un mese sotto i riflettori del mercato, dato sulla via della Capitale un giorno sì e l’altro anche, avrebbe potuto cogliere l’occasione per riversare il proprio malcontento “on air“. Ha affermato tutto il contrario, sottolineando il momento complicato legato anche a questioni familiari (la nonna che non sta benissimo) ma non andando mai né contro il gruppo, né contro il tecnico, che ha abbracciato all’uscita dal campo una volta sostituito.

Non ne aveva più, quando ha chiesto il cambio. Mancava di benzina nelle gambe, normale per chi non giocava dal 1’ da Inter-Udinese del 19 dicembre, in Coppa Italia. Successivamente ci si è messo anche qualche acciacco, in momenti nei quali sarebbe forse toccato a lui e invece è rimasto in panchina a fare presenza o con pochi minuti ancora nelle gambe. Settimane nelle quali il malcontento per non aver spiccato il volo come previsto si è fatto strada, nei discorsi con Inzaghi e anche in quelli col procuratore, che ha cominciato a tessere con la Roma la tela per un possibile cambio di metropoli. Quel che manca, tuttora, è un’offerta da non meno di 45 milioni e senza contropartite tecniche sul tavolo di Marotta e Ausilio. Non è mai arrivata, tutto lascia pensare che non arriverà. Inoltre Frattesi, pur molto legato alle sue origini romane, sa di rischiare un grosso passo indietro in questo momento nel quale la Roma è fuori dalla zona coppe, al terzo allenatore stagionale e con un progetto futuro tutto da definire.

Meglio quindi aspettare all’Inter un’occasione che di tanto in tanto arriva e che può tramutarsi in qualcosa in più quando la stanchezza comincerà a farsi sentire nei compagni più utilizzati e i punti in palio, o le vittorie nelle coppe, diventeranno sempre più pesanti. Sia col Monaco (ieri ancora a parte Acerbi, Correa e Calhanoglu) che col Milan, salvo sorprese, Frattesi tornerà a sedersi in panchina, un’arma a gara in corso che pochissime squadre al mondo possono permettersi e che per questo è difficilissimo sostituire, come hanno constatato i dirigenti quando hanno lavorato in queste settimane sui possibili successori, in caso di cessione.

Proprio coi rossoneri, nella passata stagione, Frattesi segnò l’ultima rete di un eloquente 5-1 con cui l’Inter diede un messaggio già a settembre al resto delle concorrenti. La stracittadina più recente, quella in finale di Supercoppa Italiana, è invece arrivata nel pieno dei rumors di mercato e con il motore non a pieni giri, tanto che due grosse opportunità non sfruttate sono capitate proprio sui piedi di Frattesi. Un motivo in più per dare seguito al riscatto della partita di Lecce, lasciandosi definitivamente alle spalle le prospettive di addio. Almeno fino all’estate.

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