La prima vittoria da interista di Simone Inzaghi al Dall’Ara regala ai nerazzurri un +18 momentaneo sulla Juve. La seconda stella è sempre più vicina, nemmeno il Bologna che aveva strappato un pareggio all’andata e un successo negli ottavi di Coppa Italia riesce a fermare la cavalcata della capolista. Il gol decisivo, l’unico della partita, lo segna Yann Bisseck nel primo tempo. Quello nel quale l’Inter costruisce le occasioni migliori, sfruttandone una e mancandone almeno un’altra clamorosa con Barella.
"Siamo molto felici perché abbiamo onorato il compleanno dell’Inter con una vittoria importantissima – commenta Inzaghi a fine gara -. Manteniamo il distacco da chi ci insegue. Abbiamo meritato il vantaggio nel primo tempo, nel secondo il Bologna ha dimostrato di meritare allo stesso modo i punti che ha. Tutti insieme abbiamo sofferto più del dovuto, un po’ per stanchezza e un po’ per la gara che avremo mercoledì contro l’Atletico. Non dimentichiamo che per noi era la sesta partita in venti giorni". La ripresa, in effetti, è tutta difensiva per l’Inter. Skorupski non vede un pallone, mentre il Bologna alza il baricentro, sfiora la rete con un diagonale di Posch di poco a lato e poi con Zirkzee, ipnotizzato da Sommer in uno contro uno. Gli emiliani tirano diciannove volte, eppure le opportunità ghiotte restano in numero contenuto e nel guardare gli highlights Inzaghi si gode la riuscita di uno schema che ha visto coinvolti i suoi due difensori più esterni. "Una volta si faceva gol da quinto a quinto, fare gol da terzo a terzo è una soddisfazione per me e tutto lo staff. Se offrirò la cena? Bisogna trovare il tempo... Questi ragazzi mi stanno regalando grandi emozioni, gliene dovrei più di una. Per noi era la sesta gara in venti giorni e infatti abbiamo perso qualche giocatore per strada", aggiunge il tecnico in riferimento ai problemi fisici accusati dai suoi in partita.
L’obiettivo di preservare alcuni giocatori fondamentali (Lautaro è rimasto in panchina tutta la partita) e aumentare il minutaggio per chi ne aveva necessità (un’ora per Calhanoglu, poco più per Thuram e tutta la gara per Acerbi) è centrato. In compenso oggi si capirà qualcosa in più sulle condizioni di Carlos Augusto, che dopo l’intervallo è rimasto negli spogliatoi per un problema al polpaccio destro e soprattutto di Arnautovic, bloccato da un guaio ai flessori della coscia destra in un ripiegamento difensivo. La smorfia assomiglia a quanto visto in Empoli-Inter del 24 settembre scorso. Dopo l’infortunio in quella gara, l’attaccante rimase fuori per un mese e mezzo. Contro l’Atletico (ieri sconfitto 2-0 dal Cadice) toccherà ad altri.