
L'Inter affronta il Cagliari con una maglia dedicata a Valentino Rossi. Inzaghi gestisce il turnover in vista delle prossime sfide.
Il rettilineo da affrontare è ancora lungo e c’è bisogno di tenere l’acceleratore pigiato. Almeno domani, contro il Cagliari, l’Inter lo percorrerà con una maglia speciale dedicata a Valentino Rossi, uno che sa come si corre veloce. Il club gli ha voluto fare un regalo per i suoi 46 anni, con una t-shirt in edizione limitata a cui i giocatori dovranno rendere onore sul terreno di gioco. Saranno, dal 1’, volti diversi in buona parte rispetto a quelli visti a Monaco di Baviera. Simone Inzaghi vuole tenersi aperti tutti i fronti, dal campionato alla Champions League passando per la Coppa Italia e quando arriverà anche il Mondiale per club. Non può però abdicare dal metodo che, dopo il pari di Parma, gli ha portato qualche critica per i cambi effettuati. Se non fosse che, come ha specificato il tecnico, quattro su cinque erano quasi obbligati da lievi infortuni sopraggiunti (Bastoni, Calhanoglu e Dimarco) o dai quali erano reduci i suoi (Lautaro), onde evitare di non averli in Champions.
Le stesse mosse si vedranno domani contro il Cagliari, presumibilmente. Minutaggi scientifici, scelte di prudenza allorché dovessero manifestarsi degli attacchi e una probabile staffetta in attacco tra Thuram e Lautaro (che in realtà al Tardini giocarono assieme) al fianco di uno tra Arnautovic e Correa. Dimarco è da ieri parzialmente in gruppo, andrà in panchina assieme (forse) a Taremi che coi compagni dovrebbe ricominciare da oggi. De Vrij, Bisseck, Zalewski, Frattesi e Asllani sono cinque giocatori praticamente certi di giocare dal 1’ dopo aver cominciato in panchina in Germania e potrebbero essercene altri.
Sarà semmai più difficile fare turnover nelle prossime due settimane, considerando che l’Inter affronterà Bayern Monaco, Bologna, Milan e Roma in 11-12 giorni (la data della sfida ai giallorossi manca ancora). "Noi siamo contenti di essere presenti al momento giusto nelle varie competizioni, abbiamo l’obbligo di crederci fino in fondo - ha dichiarato ieri Beppe Marotta durante l’evento ’Il Foglio a San Siro’ -. Abbiamo vinto a Monaco, ma c’è il ritorno. L’esperienza dice che i risultati possono essere stravolti. Nel frattempo non dimentichiamoci che col Cagliari sarà un appuntamento importante: se non saremo collegati, rischiamo di non essere all’altezza del ruolo. Noi economicamente falliti? Se ne dicono tante su di noi, è la cultura dell’invidia. Non abbiamo mai rischiato il fallimento".
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