La trasferta di Firenze è passata con soli 17’ nelle gambe, prima che lo choc prendesse il sopravvento per le condizioni di Edoardo Bove. Ieri l’Inter non si è allenata: Inzaghi e i suoi collaboratori hanno preferito dare un giorno di riposo alla squadra per smaltire le scorie accumulate in Toscana a livello emotivo. Alcuni tesserati erano al Gran Galà Aic per ricevere i rispettivi premi: Sommer, Bastoni, Dimarco, Barella, Calhanoglu, Lautaro e Thuram nella Top 11 (con Bellanova, Calafiori, Koopmeiners e Zirkzee), Inzaghi miglior allenatore e il titolo di società dell’anno, oltre che Thuram miglior gol e Francesco Pio Esposito miglior giovane in B, in prestito allo Spezia. Si rivedranno oggi, tolto quest’ultimo, al Centro Sportivo con la testa al Parma. Avversario tosto, che quest’anno si è esaltato contro le “grandi“. Battute Milan e Lazio, fermate sul pari Fiorentina e Juventus. Una squadra spesso indigesta all’Inter, a cui non riesce di battere gli emiliani in campionato a San Siro dal 2013 (1-0 con gol di Rocchi) anche se un anno e mezzo fa in Coppa Italia finì 2-1 ai supplementari negli ottavi in gara unica.
Ieri il capitano nerazzurro era tra i presenti all’evento dell’Assocalciatori e ha ribadito la volontà di puntare a tutti i traguardi in stagione. "Voglio tornare ai livelli dello scorso anno, ma l’importante è che l’Inter sia sempre in alto - ha dichiarato -. Ogni stagione è diversa, le partite sono diverse. Io cerco di dare una mano ai compagni che mi rendono ogni giorno più forte. Il recupero con la Fiorentina? Il calendario è stretto, ma ci adegueremo". Fra gli obiettivi c’è migliorare il percorso in Champions, dove nella passata stagione arrivò presto la qualficazione agli ottavi, ma anche l’eliminazione per mano dell’Atletico Madrid. Chiudere nelle prime otto il girone, traguardo più che possibile con l’attuale secondo posto, potrebbe aprire uno spazio per recuperare a febbraio (e non più avanti quando le gare avranno un peso diverso) la partita appena saltata contro la Fiorentina. "Un momento di grande ansia, col patema d’animo - ha raccontato ancora ieri Beppe Marotta riguardo a quanto accaduto a Bove- . Le notizie che arrivavano via via ci confortavano, ma lo stato d’animo di giocatori e dirigenti era di grande preoccupazione".
Il presidente nerazzurro ha parlato anche delle ambizioni da qui a fine annata. "Abbiamo un ruolino di marcia soddisfacente in campionato e Champions - le sue parole -. Tra poco avremo Coppa Italia e Supercoppa, come Inter dobbiamo dare il massimo in tutte. Credo che nel dna di un grande club ci sia il fatto di ambire a traguardi importanti. Volevamo vincere la finale di Champions un anno e mezzo fa, non ci siamo riusciti, ma abbiamo fatto una bellissima esperienza che ci è servita e non ci nascondiamo. Viviamo la Champions rispettando gli avversari, consapevoli però delle nostre forze".
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