GIULIANA LORENZO
Sport

Paralimpiadi di Parigi, la carica dei 35 lombardi. Martina Caironi punta alla riconferma, sogno francese per Simone Barlaam

Il nuotatore della Polha Varese è fra gli uomini di punta della spedizione. Nell’atletica, la bergamasca dovrà difendere l’argento nei 100 metri conquistato tre anni fa

Martina Caironi e Simone Barlaam

Martina Caironi e Simone Barlaam

I tre “agitos” in rosso, blu e verde, simbolo e immagine del’impegno della comunità paralimpica, sono pronti a splendere lungo la Senna. Da oggi gli atleti italiani e lombardi, ben 35, andranno a caccia di medaglie ma soprattutto, cercheranno, come ha insegnato l’ultima edizione dei Giochi Olimpici, di viversi al meglio l’esperienza.

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In prima linea ci sono i nuotatori in acqua già domani, quasi tutti scuola Polha Varese. Il club lombardo da anni è una vera e propria scuola e fucina di talenti a livello paralimpico. Punta di diamante del gruppo è il milanese Simone Barlaam, chiamato a dimostrare di essere, ancora una volta, il più forte. A Tokyo 2020, patì e non poco la tensione, riuscendo a raccogliere quattro medaglie, di cui “solo“ una d’oro.

A Parigi, come ha detto in una recente intervista è "pronto a perdere, ma non disposto a farlo". Alla Defense Arena, oltre lo studente del Politecnico, a rappresentare la realtà di Varese, ci saranno Federico Morlacchi, Alberto Amodeo, Federico Cristiani, Alessia Berra, Arianna Talamona e Giulia Terzi da qualche mese diventata mamma. Completano la squadra Efrem Morelli, 44enne capitano del team paralimpico di nuoto, impegnato nei 50 rana, nei 150 misti e nella staffetta 4×50 mista, Federico Bicelli, Martina Rabbolini e Monica Boggioni.

Dal 30 agosto toccherà invece alle stelle dell’atletica. Occhi puntati sul begamasco Oney Tapia, iscritto nel lancio del disco e getto del peso, che però da qualche mese ha scelto di prepararsi a Viterbo e su Martina Caironi. La lunghista, oro proprio a Parigi ma ai Mondiali, dovrà difendere l’argento nei 100 metri conquistato tre anni fa. La para-atleta di Alzano Lombardo è alla sua quinta partecipazione alle Paralimpiadi. Insieme a lei anche Arjola Dedaj (con la sua guida Alessandro Galbiati), nata con disabilità visiva, in gara sempre nel lungo e nei 100 metri (categoria T11). Incredulo e soddisfatto il milanese Fabio Bottazzini, relegato in carro«zina dopo un incidente, tesserato con la Polha, iscritto nei 100 e nei 200, T64.

"Appena ricevuta la convocazione ai Giochi - ha detto ai canali ufficiali del CIP - ho provato un’emozione fortissima: sono traguardi veramente importanti e al tempo stesso punti di partenza per uno come me che fa atletica dal 2021 e si ritiene ancora un novellino rispetto ai miei compagni già affermati".

Fitto il gruppo del tiro con l’arco con 4 lombardi. Tra loro al debutto, Giulia Pesci, classe ’87 e Daila Dameno. L’azzurra, nata a Magenta è all’esordio nel tiro con l’arco, ma ha già vinto, nello sci un argento e un bronzo alle Paralimpiadi invernali di Torino 2006. Inoltre ha anche gareggiato nel nuoto ad Atene 2004.