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La curiosità. La quarta maglia (della discordia) è già esaurita: richieste dall’estero

Ha fatto storcere il naso a tanti supporter rossoneri presenti domenica sera a San Siro ("Sembriamo il Portogallo", brontolavano...

Ha fatto storcere il naso a tanti supporter rossoneri presenti domenica sera a San Siro ("Sembriamo il Portogallo", brontolavano...

Ha fatto storcere il naso a tanti supporter rossoneri presenti domenica sera a San Siro ("Sembriamo il Portogallo", brontolavano...

Ha fatto storcere il naso a tanti supporter rossoneri presenti domenica sera a San Siro ("Sembriamo il Portogallo", brontolavano sugli spalti), ma la tanto criticata quarta maglia del Milan “esibita“ nell’ultimo flop con la Lazio sembra avere non pochi estimatori se è vero che in poche settimane (e soprattutto negli ultimi giorni) è andata a ruba, nei negozi come nelle vendite on-line. Maglia rossa (verde nella parte inferiore) con colletto giallo-nero, calzoncini rossi con numeri gialli, calzettoni rossi con righe gialle: tutti colori tradizionali delle bandiere africane, per i più nostalgici uno “schiaffo“ alla storia. E invece il kit è piaciuto se è vero che è stato comprato per il 70% da persone nella fascia d’età 20-29 e per il 75% fuori dall’Italia, anche perché negli ultimi anni il 55% degli acquisti arrivano dall’estero Dietro quella scelta cromatica della divisa “Panafricana“ c’è un forte massaggio sociale: pensata dopo gli insulti razzisti di parte della tifoseria dell’Udinese a Maignan, ha come riferimento il 1963, anno del celebre discorso di Martin Luther King e della prima Coppa dei Campioni vinta dal Milan. Una maglia che vuole catturare l’attenzione di un un pubblico diverso: "Uniamo calcio, moda e valori in modo audace e significativo. Questo progetto riafferma il nostro impegno nel superare i confini creativi e nel connetterci con i tifosi in modi innovativi per dare vita al potere trasformativo dei sogni".

G.M.

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