Quando il calcio di rigore diventa tema di discordia. Non è la prima, non sarà l’ultima volta, e anzi la storia ha radici antiche. Ma una cosa è certa, il Milan di Firenze ha riscritto un particolare libro dei “record“ in tal senso, per quantità ed epilogo negativo. Protagonista suo malgrado, anzi vittima, Christian Pulisic, che a dire il vero dei rossoneri è anche il miglior marcatore stagionale, con cinque segnature in campionato e una in Champions League. Le immagini video non sono chiare, la sostanza è ben nota. Sul primo Theo Hernandez si prende la responsabilità, sul secondo il mondo social "accusa" Tomori di aver soffiato il pallone all’americano per consegnarlo ad Abraham. La certezza è che l’ex Roma voglia quell’occasione per sbloccarsi in rossonero, e che Paulo Fonseca dalla panchina non approvi, se questo è il commento davanti alle telecamere: "Non deve succedere mai più, l’ho detto ai giocatori. Sono inc……, il tiratore è Christian". De Gea ringrazia e si erge ad eroe del Franchi, lo storico apre il libro dei ricordi e cerca precedenti.
Ne sono successe di tutti i colori. Partiamo da un italiano, Davide Lanzafame, che nel 2013 con la maglia della gloriosa Honved litigò violentemente con Leandro Martinez cercando di strappargli il pallone sul dischetto. L’applauso polemico al compagno fu clamoroso, così come il cartellino rosso che l’ex Juventus rimediò in quei frangenti, ma la realizzazione fu glaciale.
"Italians do it better" si dice, e allora tocca a Paolo Di Canio, nel 2000. In West Ham-Bradford City il fallo lo rimedia Kitson, l’attuale commentatore televisivo se la prende con un ragazzo di 21 anni che vuole fare tutto da solo. Di Canio, in un clima incandescente, la mette all’angolino, e subito dopo rimbrotta ancora il giovane compagno. Che, a dire il vero, farà una discreta carriera: si chiama Frank Lampard.
Per arrivare a nomi ancor più noti, andiamo al 2013. Arjen Robben non ha mai avuto un carattere facile, figuriamoci quando contro il Mainz Pep Guardiola gli nega la gioia del potenziale goal. Tocca a Thomas Muller: il campione olandese la prenderà talmente male da rifiutarsi di tirare dal dischetto nel match successivo, in Champions con il Viktoria Plzen.
Quanto accaduto domenica riguarda la Serie A, e allora torniamo in Italia. E’ l’Inter del triplete, contro il Palermo Mario Balotelli sente che è il suo momento, e la prende malissimo quando il pallone se lo prende un certo Samuel Eto’o. “Lesa maestà“ sarà nel 2013, con Osvaldo a calciare malissimo contro la Sampdoria con la maglia della Roma di… Francesco Totti. Attenzione, tocca anche a Simone Inzaghi, ed è certamente tra i precedenti più clamorosi. Nel 2000 furono momenti di tensione con Hernan Crespo, poi l’attuale allenatore dell’Inter decise di fare il cucchiaio a Taibi (Reggina), che rimase fermo e bloccò serenamente il pallone tra le mani mentre in panchina il viceallenatore Roberto Mancini ne urlò di tutti i colori al suo centravanti.
Alessandro Luigi Maggi
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