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Fischi dalla Sud. Cori a squarciagola dal settore occupato dai più di 4mila tifosi olandesi arrivati da Rotterdam. Anche per...
Fischi dalla Sud. Cori a squarciagola dal settore occupato dai più di 4mila tifosi olandesi arrivati da Rotterdam. Anche per l’ex Gimenez. Ma questa volta hanno tutta l’aria della canzone di scherno. Non lo hanno infatti omaggiato nel momento della sostituzione, come successo invece al De Kuip. San Siro è ammutolito. Dopo il sostegno incessante, soprattutto dalla Sud, a coprire per tutta la partita lo spicchio pro Feyenoord, tiepido fino al triplice fischio. In totale ci sono 54.749 spettatori: pochi, complice l’orario e i costi dei tagliandi (terzo blu a 34 euro, tribuna d’onore rossa a 199, primo verde a 54). Altri numeri: 11 milioni. A tanto ammonta il bonus qualificazione agli ottavi di Champions League che il Milan non incasserà. Venerdì, ad assistere al sorteggio che deciderà l’avversario del prossimo turno, Inter o Arsenal, ci sarà il Feyenoord.
Così, fischi al triplice fischio. Con Leao andato negli spogliatoi dopo l’ammonizione presa a partita finita per il parapiglia (espulso Read). Con la squadra che ha mosso qualche passo dal centrocampo verso la curva: un timido saluto e poi via, non è aria. Con i tifosi a cancellare la scritta dei rivali olandesi: un murales spuntato in zona San Siro con la scritta “Feyenoord“ prontamente rispedito al mittente a suon di scritte. C’era tensione per l’arrivo degli olandesi che nel 2015, a Roma, avevano danneggiato anche la Barcaccia del Bernini e creato disordini, tanto da beccarsi il divieto di ritorno.
Milano blindata, treni speciali della metropolitana. Al Meazza, però, profondo rossonero soprattutto. Con una serie di "vaffa" forti e chiari negli ultimi minuti del primo tempo. E senza risposte. I decibel iniziano a salire, al terzo verde, dopo il rosso a Theo Hernandez. Sale la squadra, sale il volume. Poi il ruggito, dopo la zuccata di Carranza che fa segno di tacere. San Siro brontola, impreca, mentre la Curva continua a sostenere. Nel finale è un film già visto e amarissimo: lo stadio non nasconde la sua rabbia dopo un tocco troppo morbido di Joao Felix. C’è già chi pensa ad evitare il traffico e guarda oltre, uscendo prima. La festa degli olandesi, invece, inizia proprio lì.L.M.
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