
La Pol. Baranzatese 1948 è la prima formazione lombarda a festeggiare la promozione nella stagione 2024-2025
BARANZATE (Milano)Dove eravamo rimasti? Era l’alba dell’estate del 2024, dopo la dolorosa retrocessione in serie C il patron Paolo Di Nunno lasciava a malincuore il Lecco che aveva riportato fra i cadetti, consegnandolo nelle mani di Aniello Aliberti. "Me ne vado con sofferenza", le parole dell’imprendirore di origine pugliese rimasto al timone dei blucelesti per sette anni, fra gioie e delusioni. Senza mai risparmiare investimenti e prendendosi anche critiche eccessive. Perché un presidente vulcanico e schietto come lui o lo ami o lo detesti. Uno come lui può piacere o non piacere. Mai banali le sue interviste, anche quelle in cui si “accaldava“ sentendo il “rumore dei nemici“.
Nove mesi dopo Di Nunno (in coppia con Martino Mosconi) si è preso la sua prima, piccola-grande rivincita riportando la Baranzatese nel campionato di Eccellenza. Società dilettantistica nell’hinterland di Milano che oggi può festeggiare un bellissimo “miracolo“ sportivo grazie alla passione del suo proprietario che a 75 anni si è rimboccato le maniche e ha messo in piedi un altro progetto. Vincente. "Una stagione Eccellente“ è lo slogan “social“ breve e conciso coniato dal club.
E così a metà marzo la Baranzatese sbarca in Eccellenza dopo aver vinto il girone A di Promozione, dominato sin dall’inizio del campionato. La vittoria in trasferta sul campo del Canegrate ha permesso al club gialloblù di assicurarsi il primo posto del campionato (e il passaggio di categoria) con 5 giornate d’anticipo. E di fatto la Baranzatese è ufficialmente la prima società lombarda a guadagnarsi la promozione, che sarà adeguatamente festeggiata con i tifosi nel prossimo weekend, in occasione della sfida casalinga contro la Castanese. "Il merito del successo è tutto dei ragazzi - commenta mister Tomanin -, hanno lavorato con impegno e sacrificio sin dall’inizio".
Travolgente la stagione della “Baranza“, con numeri impressionanti: 22 vittorie su 25 partite disputate. Una sola sconfitta e ben 72 reti realizzate ((appena 14 quelle subìte). Numeri di assoluto spessore per un club che già nelle prossime settimane comincerà a pianificare il prossimo impegnativo campionato dove vorrà recitare un ruolo da protagonista. Del resto in un’intervista al “Giorno“ di due mesi fa Di Nunno era stato chiarissimo riguardo il progetto e gli scenari futuri: "Dove voglio arrivare? La squadra deve vincere il campionato e salire direttamente in Eccellenza, senza passare dai playoff. E poi l’obiettivo è la serie D, per ora...".
Detto, fatto. I proclami ci sono, anche perché mancano le pressioni. "Senza calcio faccio fatica - confidò Di Nunno -. Ma qui è tutto un altro mondo: niente stress, niente richieste, niente polemiche. Non c’è tanta gente che segue la squadra anche se so di essere apprezzato e tutti mi vogliono, e quindi si può lavorare in pace. Però qui non si gioca solo per partecipare, io voglio vincere. Sempre. Ed è quello che dico nello spogliatoio, anche quando arrivano i tre punti".
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