Fenomeno Mateo Retegui. Il bomber (nero)azzurro in questo suo primo mezzo anno di grazia nell’Atalanta è già a quota 19 gol. In serie A 16 reti in 20 gare, una media di 4 gol ogni 5 presenze, ma in appena 1151 minuti, ovvero un gol segnato ogni 72 minuti. Includendo le varie coppe il totale dell’argentino naturalizzato italiano è di 19 sigilli in 29 presenze e 1621 minuti (media di un gol ogni 85 minuti).
Dopo l’infortunio che lo ha tenuto fuori tre settimane, dal 22 dicembre, la sua Atalanta ha balbettato con un solo gol in tre partite tra Lazio, Udinese e Inter in Supercoppa. Da quando è rientrato il cannoniere, la Dea è tornata a segnare dieci reti in quattro gare, contro Juventus, Napoli, Sturm Graz e Como, la metà dei quali firmati da Mateo.
Lo scorso anno, nella sua prima stagione italiana al Genoa, Retegui aveva messo insieme 9 gol tra campionato e Coppa Italia in 31 presenze: un dato che evidenzia l’esplosione avvenuta nel sistema di gioco di Gasperini.
Poi un altro dato: Gianluca Scamacca, suo compagno in nerazzurro e in azzurro, lo scorso anno ha segnato 19 gol nell’intera stagione e a gennaio era fermo a quota 7 (ne avrebbe poi segnati 12 tra marzo e maggio), mentre Retegui è già a 19, con la prospettiva realistica di poter arrivare intorno ai trenta a fine stagione.
Con questa media l’ex Tigre può migliorare i record stagionali dei precedenti cannonieri nerazzurri: Zapata ne ha segnati 28 in 48 gare nel 2018-19, il connazionale Muriel sempre in 48 gare ne ha fatti 26 nel 2020-21. Prima di loro Filippo Inzaghi ne aveva segnati 25, ma in sole 34 gare, nel 1996-97.
Fabrizio Carcano
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