MATTIA TODISCO
Sport

Lautaro per la svolta. L’Inter chiama il Toro. Caccia al gol perduto

Lautaro Martinez mostra segnali di risveglio nel match contro il Manchester City. In vista del derby, l'attaccante dell'Inter cerca brillantezza e vuole migliorare le sue prestazioni in Champions League per raggiungere l'elite mondiale. La sfida cittadina potrebbe essere la sua occasione per brillare e trascinare la squadra.

L’Inter chiama il Toro. Caccia al gol perduto

Lautaro Martinez, capitano dell’Inter con la quale ha conquistato due scudetti di cui l’ultimo nel passato campionato

Qualche segnale di risveglio si è avvertito. Coi pochi palloni toccati, al tramonto di un Manchester City-Inter nel quale molti nerazzurri hanno visto accendersi la spia della riserva, Lautaro Martinez ha prodotto un paio di aperture per dei buoni contropiede e un tiro centrale che si è creato da solo. Per uno che aspira alle posizioni di vertice del Pallone d’Oro è tutto nell’ambito della normalità, ma il confronto va anche fatto con le recenti versioni del “Toro“ argentino. Sbiadite, lontane dalle massime espressioni. Un giocatore alla ricerca della brillantezza dopo aver sparso lungamente fatiche in Europa, con l’Inter, e Sudamerica, con la nazionale argentina.

La buona notizia è che la prossima tappa è ciò che può essere il Mortirolo per uno scalatore. È il terreno prediletto, il derby, una cornice che ha sempre esaltato Lautaro. Unico neo, un rigore sbagliato nell’annata dell’ultimo scudetto rossonero, ma si era all’andata, anni luce lontani dal traguardo. Solo contro Salernitana, dieci gol, e Cagliari, nove, Martinez ha segnato più volte. A otto ci sono la Fiorentina e appunto i rivali cittadini, colpiti a ripetizione in quattro competizioni diverse: Serie A, Coppa Italia, Supercoppa Italiana e Champions League. L’ultimo acuto è un po’ distante nel tempo, perché sebbene lo scorso anno l’Inter abbia vinto entrambe le stracittadine di campionato, lo ha fatto senza il proprio capitano nel tabellino marcatori. A ben vedere, all’andata (era sempre settembre) l’argentino fu decisivo ugualmente firmando un assist e un rigore procurato, ma per trovare un gol di cui poter rivendicare la paternità bisogna tornare al derby di ritorno delle semifinali di Champions nel 2023.

Una partita che l’attaccante ha rievocato allorché, mesi fa, si trovò a rispondere a chi ne contestava lo scarso impatto in partite di altissimo livello. Proprio il derby, in realtà, smentisce tale tesi, così come le firme passate a club come Juventus, Real Madrid, Barcellona, Liverpool. I numeri in Champions League restano più che migliorabili, sempre se l’obiettivo è entrare nell’élite dei top mondiali e questo Lautaro è il primo a saperlo. Step by step, è la regola attuale dopo l’avvio stagionale condizionato dalle fatiche estive. Un’oretta col Monza, uno spezzone col City. E di nuovo la stracittadina, la gara preferita, che difficilmente non lo vedrà tra i titolari. Alla ricerca di una condizione adatta per trascinare la squadra, come si addice a un buon capitano.

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